è con rammarico che vedo iniziare la demolizione di una vasta porzione del centro storico di Busto Arsizio senza che ne venga minimamente studiato l'effettivo valore storico-ambientale e senza alcun tipo di recupero. In particolare, faccio riferimento all'antico edificio porticato all'interno di una corte che affaccia su via Solferino e che è ora ben visibile, dopo la rimozione di rovi ed arbusti, anche da vicolo Mariotti.
La già segnalata colonna quattrocentesca, oggi conservata nella corte della adiacente casa Paracchi-Speranza in via Montebello n.° 8, proviene da un porticato ancora esistente nel secondo cortile di via Solferino la cui esistenza era già conosciuta anche dagli studiosi locali e ripetutamente segnalato, senza alcuna risposta, anche al Comune in quanto edificio di valore storico e quindi Bene Culturale che andrebbe tutelato. Non era invece conosciuta ad oggi la presenza di un secondo fronte porticato sul lato opposto dell'antico fabbricato in oggetto (verso vicolo Mariotti) le cui arcate, attualmente in parte tamponate da finestre e bocche di lupo, risultano tuttavia ben evidenti e chiaramente visibili sulla facciata, dimostrando l'esistenza inconfutabile di un ulteriore porticato. Se questo manufatto architettonico venisse adeguatamente studiato potrebbe portare alla scoperta di una tipologia architettonica decisamente insolita (se non unica) per quanto riguarda l'architettura tradizionale del nostro territorio: si tratterebbe, con buona probabilità di un edificio il cui piano inferiore era completamente occupato da portici, tipologia che non trova riscontri nell'architettura conosciuta dell'antico borgo e che sarà purtroppo destinata ad una rapida sparizione senza un intervento urgente del Comune di Busto Arsizio e degli Enti di competenza per la sua salvaguardia.
Cordiali saluti. Busto Arsizio, 20.07.2010
Arch. Giovanni Ferrario
2 commenti:
Architetto Ferrario mi dedica un po' di tempo per Bustoweb ? Facciamo un'intervista sulla Via Solferino
D'accordo, quando vuole.....
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