Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

INVIATECI LE VOSTRE FOTO all'indirizzo:
lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

LE ISTRUZIONI PER L'INVIO NEL MENU DI SINISTRA DEL BLOG.

sabato 28 aprile 2007

Penisola sorrentina

----- Original Message -----
From: "WWF Penisola Sorrentina" <
sorrentina@wwf.it>
Sent: Saturday, April 28, 2007 7:57 AM
Subject: comunicato stampa

Andrea Fienga
Responsabile
WWF Penisola Sorrentina
www.wwfpenisolasorrentina.org

venerdì 20 aprile 2007

VILLETTE MEDICEE A FIRENZE


COMITATO DI CASTELLO


Cosa accade a Castello?La zona è in fermento, nuovi e numerosi cantieri si aprono, altri forse seguiranno (ossia la lottizzazione Fondiaria Sai da 1,4 milioni di metri cubi), il traffico è insopportabile, l'aria irrespirabile, dunque, "LA SITUAZIONE E' ECCELLENTE"!Cattiva amministrazione e affari immobiliari sono all'opera, è un sodalizio che ormai sembra operare indisturbato.Abbiamo scoperto che, finalmente, anche il viale che conduce alla Villa Reale di Castello ha il suo bel cantiere: due capannoni sono stati demoliti per far posto a interessanti esperimenti di sincretismo architettonico in stile "Casetta in Canadà", a quando il giardino con le policrome statuette di Biancaneve e i Sette Nani? Aspettiamo fiduciosi. Insomma a due passi dalla celebre villa medicea concepita nel corso del XVI secolo dal Tribolo, dal Buontalenti e dall'Ammannati e dove Giorgio Vasari aveva potuto ammirare "La Primavera" di Botticelli, si procede come se niente fosse al deturpamento scandaloso del suo territorio, da tempo smembrato, sfilacciato, sacrificato e privatizzato per il lucro e il diletto di pochi. Ecco come il Vasari descriveva il luogo:"La Villa di Castello, posta sotto le pendici di Monte Morello sotto la Villa della Topaia, che è a mezza costa, ha dinanzi un piano che scende a poco a poco per lo spazio di un miglio e mezzo fino al fiume Arno, e là appunto, dove comincia la salita del monte, è posto il Palazzo, che fu già murato da Pier Francesco de' Medici con molto disegno; perché avendo la faccia principale diritta a mezzogiorno riguardante un grandissimo prato con due grandissimi vivaj pieni d'acqua, che viene da un acquidotto antico fatto dai Romani per condurre acque da Valdimarina a Firenze, dove sotto le volte ha il suo bottino, ha bellissima e molto dilettevole veduta".I vivai a cui si riferiva il Vasari si trovavano allora sulla "strada maestra di Prato", cioè sulla attuale via Reginaldo Giuliani e furono interrati alla fine del Settecento. Così continua il Vasari: "Nell'entrata principale, dove è il primo prato con i due vivai ed il viale coperto di gelsi, voleva il Tribolo che tanto si accrescesse esso viale, che per ispazio di più d'un miglio col medesimo ordine e coperta andasse al fiume Arno, e che l'acque che avanzavano a tutte le fonti, correndo lentamente dalle bande del viale in piacevoli canaletti l'accompagnassero infino al detto fiume, piene di diverse sorti di pesci e gamberi."La descrizione del programma del Tribolo è l'esempio chiaro di quella "struttura a pettine", collegante la montagna con il fiume, ancora oggi leggibile nel sistema delle Ville di Castello. Eproprio qui nella Villa, detta Reale perché preferita da Cosimo I, venne concepito il primo giardino all'italiana. Ora qualunque Amministrazione pubblica, dotata di un minimo di sale in zucca, che si trovasse a disporre di un simile "progetto" e di un tale patrimonio territoriale (paragonabile per valore ai Castelli della Loira o alle ville del Brenta) ne proteggerebbe religiosamente ogni residuo frammento, ogni spunto per farne occasione di profonda riqualificazione urbanistica.Invece quelle ville (Villa delle Brache, Del Gondo, di Castello, della Topaia, Corsini, della Petraia, de' Pazzi, di Quarto, di Castel Quarto, la Quiete) sono ora invisibili, chiuse o museificate con biglietto di ingresso, rese mute e cieche da una cortina di sfacciati edifici che seguitano a proliferare sui vuoti superstiti, da reti infrastrutturali, da rombanti aerei al decollo.Riguardo al territorio il ragionamento di certi amministratori è sempre lo stesso: "Ormai e' ammalato fradicio, tanto vale ammazzarlo del tutto, e il prima possibile!". Noi non dubitiamo che anche questo piccolo ecomostro, come tutto il resto, sia perfettamente in regola con la legge e con i regolamenti comunali, crediamo però che oggi il problema sia quello del salvataggio di un territorio profondamente ammalato, già da tempo al di là di ogni sostenibilità ambientale, oltre che estetica e "mentale". Nel frattempo ci impegnamo a consultare le tavole e le relazioni del progetto, magari interpellando direttamente gli autori, promettendo che inseriremo quest'edificio nella lista degli ecomostri che il Coordinamento dei Comitati dei cittadini della Toscana, insieme alle Associazioni ambientaliste, ha intenzione di stilare e far conoscere a tutti.

mercoledì 11 aprile 2007

LUCCA - Interventi edilizi realizzati da GESAM

-----Messaggio originale-----
Da: Italia Nostra Sez. Lucca [mailto:lucca@italianostra.org]
Inviato: mercoledì 11 aprile 2007 10.51

Inviamo questa segnalazione.

Lucca, centro storico - Via del Battistero, famosa via degli antiquari.......
Nuovissimo, recentissimo intervento di "riqualificazione" urbana.
E' possibile che Gesam sia libera di operare in questo modo?

Cordiali saluti.

Roberto Mannocci

sabato 7 aprile 2007

Lago di Biandronno


----- Original Message -----
From: Studio Torresan
To: redazione@patrimoniosos.it
Sent: Saturday, April 07, 2007 7:31 AM
Subject: segnalazione


Gent.ma Redazione,Vi invio articolo dalle pagine di oggi del sito Varesenews. Cordiali saluti, Arch. Giovanni Ferrario
Bardello - La denuncia di un lettore e la risposta delle autorità: un parcheggio ai limiti del Lago di Biandronno verrà costruito in vista del 2008
Bardello, coi Mondiali arriva anche il cemento
«La variazione al Prg non interessa un'area protetta, è conforme alla normativa della Provincia di Varese ed è stata approvata dalla Regione lo scorso mese di dicembre». Il sindaco di Bardello Valentino Del Grande risponde alla e-mail di un lettore di Varesenews che lamenta la poca lungimiranza di un piano regolatore che distrugge il verde della nostra provincia, patrimonio naturale che tutti, a parole, affermano di voler difendere.
Il nuovo Prg mette in programma l'edificazione di due zone limitrofe al lago di Biandronno, considerato sito di interesse comunitario (Sic) per la particolarità della sua fauna.Una variante consiste nella localizzazione di un parcheggio lungo la strada che porta a Biandronno, quasi al limite del territorio comunale di Bardello. Per concedere l'approvazione la Provincia ha posto una restrizione, quella di realizzare un fondo drenante e non asfaltato. L'area di sosta è stata preventivata per il beneficio del paese e per tutti quelli che utilizzano la pista ciclabile che passa all'altro lato delle strada provinciale. Il progetto ha poi ottenuto un finanziamento statale, legato ai Mondiali di ciclismo 2008, di 262 mila euro a cui l'Amministrazione comunale aggiungerà altri 140 mila euro per completare il lavoro. La seconda modifica riguarda l'edificazione di una striscia di terra che si estende tra la SP 18 Bardello- Bregano e la strada che conduce a Malgesso. L'ufficio tecnico spiega che la variazione al piano regolatore rientra nella normale programmazione urbanistica comunale. La Provincia di Varese ha posto il vincolo di costruire solamente in una parte del lotto, quella più distante dal "lago di Biandronno", lasciando intatta la parte di bosco che arriva alla provinciale, limite della zona "Sic".«Mi sono opposto alla variazione del Pgr di Bardello» dice l'ex consigliere regionale di Rifondazione comunista Giovanni Martina e all'opposizione in Consiglio comunale di Bardello, «la Regione aveva respinto in un primo momento la proposta dell'Amministrazione locale, ma dopo le insistenze del Comune, sono state parzialmente accolte le richieste»,
Galleria fotografica: Cemento attorno al Lago di BiandronnoVenerdi 6 Aprile 2007
Silvia Bevilacqua
redazione@varesenews,it

Vilette sulla Linea Cadorna a Luino ?

-----Messaggio originale-----
Da: Studio Torresan [mailto:studio_torresan@tin.it]
Inviato: sabato 7 aprile 2007 8.44
A: redazione@patrimoniosos.it
Oggetto: segnalazione - Linea Cadorna a Luino

Vi invio segnalazione sulla fine della storica Linea Cadorna a Luino.

Cordiali saluti, Arch. Giovanni Ferrario

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Venerdi 19 Gennaio 2007

Luino - Secondo il Gip Battarino c'è una legge del 2001 che tutela i cimeli della Prima guerra mondialeIl giudice convalida il sequestro, la Cadorna non si tocca
Quel cantiere non tiene conto della legge del 2001 sulla conservazione dei cimeli della Prima Guerra mondiale. A sostenerlo è il giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il sequestro del cantiere di via Campaccio a Voldomino messo in atto martedì scorso dal Nucleo di Polizia ambientale del Corpo forestale dello stato su volontà del magistrato Luca Petrucci. Il Gip Giuseppe Battarino ha ravvisato la necessità di tenere i luoghi nella situazione attuale perchè non vengano danneggiati i reperti sotto terra. Lunedì scorso, 15 gennaio, alcune ruspe dell'impresa proprietaria del cantiere si erano mosse per volontà del proprietario che intendeva riportare alla luce la trincea in modo da tracciarne una planimetria ma senza alcuna autorizzazione in quanto pre-esisteva un'ordinanza del comune di Luino che aveva ottenuto il blocco dei lavori.In quel terreno dove si vorrebbero costruire delle ville, a picco sul fiume Tresa, vi è una galleria sotterranea lunga circa un centinaio di metri costruita molto probabilmente durante la Prima guerra mondiale in attesa di un'invasione mai avvenuta da parte dell'Austria passando dalla Svizzera. Questo complesso di gallerie è chiamato Linea Cadorna e nella nostra provincia è divenuto meta di turisti e appassionati. Proprio l'ente di Villa Recalcati ne ha resi èpraticabili decine di chilometri sparsi per le vallate sul confine con la Svizzera, con percorsi naturalistici e storici di rara bellezza.

O.M.

redazione@varesenews.it

Giovedi 18 Gennaio 2007

Luino - La Guardia forestale ha posto i sigilli all'area del cantiere dopo che le ruspe dell'impresa avevano tentato di riportare alla luce la trinceaSotto sequestro il cantiere sulla linea Cadorna


Quel brutto pasticciaccio di via Campaccio. Parafrasando Carlo Emilio Gadda lo si potrebbe proprio definire in questo modo il caso delle villette che si dovrebbero costruire sopra la linea Cadorna. Un nuovo colpo di scena ha riacceso i riflettori sulla vicenda. Il cantiere di via Campaccio a Voldomino, infatti, è stato posto sotto sequestro giudiziario. Il luogo è divenuto famoso da alcuni mesi in quanto vi è sepolto un tratto di gallerie riconducibili alla linea Cadorna, il noto sistema di difesa voluto dall'omonimo generale dell'esercito italiano durante la prima guerra mondiale per contrastare una potenziale invasione austriaca dalla Svizzera. Proprio martedì scorso, il 16 gennaio infatti, gli agenti del Nucleo investigativo di Polizia ambientale del Corpo Forestale dello Stato hanno posto i sigilli all'area delimitata dal cantiere e hanno informato la magistratura del fatto dopo che il giorno prima alcune ruspe dell'impresa proprietaria del terreno avevano movimentato della terra al fine di far riemergere proprio la trincea che si presume sia stata sotterrata con il primo intervento edilizio.
L'impresa, durante l'ultimo sopralluogo con la presenza della Soprintendenza dei beni culturali, aveva preso in carico la responsabilità di riportare alla luce il tratto di camminamento che si estende per buona parte del terreno all'interno del cantiere. Alla base della decisione della magistratura, con tutta probabilità, c'è il rischio che le ruspe possano aver danneggiato la struttura della galleria sotterranea. Alcune delle immagini della galleria fotografica che vi mostriamo, in effetti, possono far pensare a questo. Dopo l'intervento dell'amministrazione, degli enti provinciali e regionali e della Soprintendenza ora anche la magistratura entra in scena rendendo lo scenario sempre più difficile da decifrare. Nel frattempo a circa due mesi dall'apertura del caso, segnalato da questo giornale, non è dato sapere in che condizioni è la trincea e quali siano state le vere conseguenze dell'inizio dei lavori per la costruzione delle villette.

Orlando Mastrillo

orlando.mastrillo@varesenews.it

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Mercoledi 13 Dicembre 2006

Luino - La Sovrintendenza ha chiesto ulteriori rilievi e lo sbancamento della terra per verificare se la galleria ha subito danni

La Linea Cadorna di Voldomino deve tornare alla luce
Ora si dovrà riportarla alla luce per vedere in che condizioni è. Il caso della Linea Cadorna di Voldomino, al posto della quale si vogliono costruire quattro villette, è arrivato fino alla Sovrintendenza dei beni architettonici. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 13 dicembre, si è tenuto un sopralluogo sul cantiere di via Campaccio, fermo da quasi un mese, alla presenza del funzionario dell'ente statale deputato alla difesa dei beni architettonici Astolfi (nella foto a sin.), del proprietario del terreno e della ditta costruttrice Domenico Buccinnà, del capo dell'Ufficio Tecnico architetto Stefano Introini, di Francesca Boldrini, storica locale, e degli avvocati dell'impresa e del Comune. Presente nel gruppo anche Antonio Trotti del museo della Guerra Bianca di Adamello (Brescia), come consulente (nella foto in basso).
Il funzionario della Sovrintendenza ha voluto verificare lo stato dei lavori con tutta la documentazione prodotta della trincea. Riserbo sulle domande rivolte al progettista, geometra Mario Caccia, e del comune, l'architetto Introini. Dalle dichiarazioni di Trotti si è capito che la Sovrintendenza ha richiesto nuovo materiale per mappare il terreno e posizionare precisamente la trince sepolta dalla terra movimentata dalle ruspe. «Sono stati richiesti i rilievi aerofotogrammetrici del terreno in possesso dell'Ufficio tecnico - ha detto Trotti - sicuramente si tratta di manufatti che rientrano nella normativa della legge 78 del 2001 anche se bisogna dire che quel testo manca degli applicativi che specifichino cosa vale quanto. L'ideale sarebbe il ripristino totale». L'impresa, intanto, si è detta disponibile a far venire in luce la galleria appena dopo il periodo natalizio.
Ma di mezzo c'è un progetto di edificazione approvato e questo complica non di poco le cose, come sottolinea l'avvocato dell'impresa Davide Compagnoni:«Attendiamo i nuovi rilievi ma da parte dell'impresa che rappresento c'è tutta la volontà di collaborare con la Sovrintendenza - ha detto l'avvocato - certamente si dovrà trovare una soluzione ma le mosse seguenti saranno in funzione di quello che deciderà la Sovrintendenza». A seguito della visione dei rilievi si procederà ad una serie di carotaggi in profondità per capire sela trincea ha subito danni. Una possibilità ventilata è la modifica del progetto che rispetti i manufatti. Dall'incontro di oggi, infine, non è emerso con chiarezza se la trincea di via Campaccio abbia ancora un vincolo militare oppure no. Da quello che si è potuto capire, comunque, il demanio militare non si è mai interessato di svincolare tali aree e molte documentazioni sono ancora sotto segreto militare da quel lontano 1918.

Orlando Mastrillo

orlando.mastrillo@varesenews.it

lunedì 2 aprile 2007

Per la tutela della spiaggia del Fratino

Immagini e riprese del Fratino e delle dune, gentilmente concesse al WWFda Alessandro Di Federico, sono, su richiesta, a disposizione della stampa anche via email.

--- Original Message -----

From: Augusto De Sanctis To: a.desanctis@wwf.it Sent: Monday, April 02, 2007 12:06 PM Subject: invio comunicato stampa e immagini tutela spiaggia



COMUNICATO STAMPA DEL 2 APRILE 2007

LA COSTA E' NATURA: ALL'AVVIO DELLA STAGIONE BALNEARE APPELLO DEL WWF. A PASQUA NON ROMPETE...LE UOVA AL FRATINO

IMMAGINI DI STRAORDINARIA BELLEZZA RACCONTANO LA BIODIVERSITA' DELLA COSTA

La spiaggia non è solo sabbia. Tante le specie di animali e piante presenti, minacciate dagli interventi dell'uomo. Necessaria una gestione del turismo a misura di Natura.

Oggi durante una conferenza stampa i rappresentanti del WWF Abruzzo e della Stazione Ornitologica Abruzzese hanno presentato dati e immagini di eccezionale bellezza sulla presenza del Fratino lungo le spiagge abruzzesi, un uccello che è un vero e proprio simbolo della Natura legata a questo particolare ambiente e che è stato scelto quale simbolo del Progetto LIFE Etica dei comuni costieri teramani.

Dichiara Augusto De Sanctis, del WWF e consigliere della Stazione Ornitologica Abruzzese "Il Fratino è una specie migratrice tutelata a livello internazionale. Oggi presentiamo i dati raccolti nel "Fratino day 2006" con cui abbiamo potuto dimostrare la presenza della specie in molti siti abruzzesi e molisani. La maggiore densità (coppie per km lineare di spiaggia) è stata riscontrata in due siti, la Torre di Cerrano in provincia di Teramo e il tratto di spiaggia davanti alla stazione di Tollo in provincia di Chieti. Altre zone importanti sono la costa di Vasto e quella di Martinsicuro. La specie manca del tutto in Provincia di Pescara, sebbene vi siano ampi tratti di spiaggia, a testimonianza dell'insostenibilità completa del modello di sfruttamento della spiaggia in questo tratto di costa. Nella regione abbiamo censito ben 41 coppie e trovato 25 nidi. Purtroppo durante il censimento abbiamo riscontrato diversi casi di distruzione dei nidi e delle uova a causa delle attività di alterazione dell'arenile connesse ai lavori di pulizia e livellamento delle spiagge. Il Fratino è, al pari di tutte le altre presenti negli arenili e nelle dune, estremamente vulnerabile e risente molto del disturbo antropico."

Purtroppo la recente Ordinanza Balneare della Regione Abruzzo, che anticipa al primo di Aprile l'avvio delle attività turistiche sulla costa, non affronta in alcun modo il tema della conservazione e della tutela dei rarissimi ambienti costieri presenti nella regione che possono essere danneggiati o, peggio, del tutto distrutti dalle attività turistiche. L'Ordinanza rende possibile la pulizia della spiaggia con grandi mezzi meccanici e, addirittura, il livellamento della stessa, senza neppure prendere in considerazione la presenza dei Siti di Interesse Comunitario. Secondo il WWF è un'occasione persa per coniugare tutela dei pregi ambientali della costa e turismo, visto che le spiagge che ospitano le meravigliose piante della duna sono il miglior biglietto da visita per i turisti.

Dichiara Dante Caserta, presidente regionale del WWF "Non rompete le uova... al Fratino. Con ironia vogliamo lanciare un appello per la tutela di questa e di tutte le specie animali e vegetali della spiaggia. Voglio ricordare che, nonostante queste specie siano tutelate, durante i censimenti svolti nel 2006 si è riscontrata una generale disattenzione rispetto alla salvaguardia del Fratino e del suo habitat. Per questo il WWF ha scritto a tutti i comuni costieri per lanciare un appello alla corretta gestione delle spiagge abruzzesi, che ospitano specie rare di piante e animali messe a rischio dai lavori di livellamento e pulizia della spiaggia. Alla luce di quanto sopra ricordato e tenuto conto della recente Ordinanza Balneare 2007 in cui si prevede che per lo svolgimento dei lavori sull'arenile vi sia una comunicazione preventiva ai Comuni, il WWF ha invitato i comuni costieri ad attivarsi per una corretta gestione del litorale di propria competenza, recependo le indicazioni delle linee guida fornite dalla Commissione Europea. Alcuni Comuni abruzzesi, in particolare quello di Pineto, hanno già avviato questo percorso di collaborazione e negli anni passati hanno già adottato misure non distruttive per la ripulitura di tratti di spiaggia. Il WWF si rende disponibile comunque ad incontrare amministratori e balneatori al fine di illustrare queste metodologie a basso impatto ambientale che garantiscono la salvaguardia delle valenze naturalistiche della costa, consentendo al contempo un uso turistico della costa. Allo stesso tempo chiediamo all'Assessorato al Turismo e all'Assessorato all'Ambiente della Regione di recepire, con una nota da indirizzare ai comuni, i nostri pratici suggerimenti affinché la nostra regione dimostri con i fatti di essere la Regione Verde d'Europa. Più in generale preoccupa lo stato della costa della Regione, che, ricordo, è uno dei più cementificati d'Italia, con circa l'89% della lunghezza complessiva urbanizzato. In uno dei due siti regionali con maggiore densità di Fratino vogliono realizzare la Postilli - Riccio, una strada litoranea sulla spiaggia spendendo ben 6 milioni di euro. Recentemente abbiamo dovuto denunciare lavori in un sito di Interesse Comunitario che hanno letteralmente distrutto un tratto di falesia a Vasto. Ad Ortona hanno massacrato con le ruspe i meravigliosi Ripari di Giobbe mentre a Casalbordino hanno scambiato la duna per un posto dove accumulare sabbia. Non è così che si gestisce uno degli ambienti più delicati della Regione".

Le due associazioni hanno, infine, presentato il "Fratino day 2007" che si svolgerà il prossimo 25 aprile, durante il quale decine di volontari percorreranno nuovamente tutta la costa della regione per censire questa rara specie e cercare di segnalare i nidi per proteggerli. Chiunque può partecipare accompagnando le persone più esperte. Un'attività di volontariato utile (e piacevole) per la tutela concreta della costa.