----- Original Message -----
From: stefano deliperi Sent: Saturday, February 11, 2006 5:41 PM
Subject: storia di una piscina...abusiva...
Cari amici, sotto potete leggere la storia di una piscina con non proprio tutte le carte in regola. Buona lettura.....
Stefano Deliperi
Gruppo d'Intervento Giuridico
ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/
da La Nuova Sardegna, 11 febbraio 2006L'opera abusiva dovrebbe essere presto demolita
La piscina al Molentargius: dopo il decreto penale il Comune prepara sanzioni. MAURO LISSIA. CAGLIARI. Dopo la richiesta di un decreto penale di condanna da parte della Procura della Repubblica, il Comune si è accorto che l'imprenditore Aldo Pili - fratello del più noto esponente di Forza Italia, Mauro Pili - ha realizzato abusivamente nel giardino della sua casa a Medau su Cramu, in via dei Gelsomini, un'accogliente piscina ovale, la cui immagine scattata da un aereo è stata pubblicata dalla Nuova Sardegna. Malgrado visite e ispezioni tecniche, nessuno l'aveva vista. Anzi: per Pili - come ha dichiarato alla Forestale - si trattava soltanto di una piccola vasca per l'irrigazione. Il 28 novembre scorso - ma solo in questi giorni il Gruppo di Intervento giuridico ha ottenuto i documenti - il servizio edilizia privata ha rilevato tutt'altro: una "vasca interrata di forma ellittica" è stata costruita in un'area protetta da vincolo di tutela panoramica e "in assenza di autorizzazione edilizia". In sostanza un abuso bello e buono, commesso proprio al centro del parco regionale del Molentargius in dispregio di qualsiasi norma. Il Comune ha avviato il procedimento sanzionatorio, che Pili è riuscito a far sospendere con una richiesta di 'accertamento di conformità'. Come dire: fra burocrazie e passaggi tecnici passerà ancora qualche mese, nel frattempo il giudice dovrebbe decidere sul decreto penale richiesto dal pm Andrea Massidda, che - una volta accertato l'abuso - dovrebbe prevedere il ripristimo dei luoghi, vale a dire la demolizione immediata della piscina. Curioso osservare che un parere positivo sulla possibilità di non demolire la piscina era arrivato: la firma è quella di Lucio Pani, l'ex direttore dell'ufficio regionale tutela del paesaggio imputato di corruzione, truffa, falso e abuso d'ufficio proprio per la presunta abitudine ad avallare la realizzazione di opere illegali. In questo caso Pani scrive che "le opere realizzate abusivamente non sono per caratteristiche e dimensioni di pregiudizio ai beni oggetto della tutela paesistica". Sulla base di questa valutazione personalissima Pani esprime parere favorevole. Sulla proprietà di Aldo Pili a Medau su Cramu il pm Massidda aveva aperto due anni fa un'altra inchiesta, poi finita in archivio: la denuncia degli ambientalisti era legata quella volta all'edificio, un vecchio stazzo di pastori per il ricovero degli animali, acquistato e ristrutturato dall'ingegnere. Non c'era il cartello di inizio lavori e neppure il numero dell'autorizzazione edilizia, che comparvero d'incanto solo dopo che la Nuova Sardegna pubblicò le fotografie dei lavori in corso. L'ispezione condotta dai carabinieri non mise però in luce alcunchè di irregolare. Mesi dopo però attorno alla proprietà Pili a Medau su Cramu è comparsa una recinzione ancora più alta e impermeabile: c'è voluta una fotografia aerea per scoprire che all'interno i lavori erano andati avanti, stavolta per costruire una vasca col fondo azzurro, a forma di goccia, che appare chiaramente una piscina. Nuova denuncia e nuova inchiesta giudiziaria, con conclusioni del tutto opposte alla prima.
From: stefano deliperi Sent: Saturday, February 11, 2006 5:41 PM
Subject: storia di una piscina...abusiva...
Cari amici, sotto potete leggere la storia di una piscina con non proprio tutte le carte in regola. Buona lettura.....
Stefano Deliperi
Gruppo d'Intervento Giuridico
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da La Nuova Sardegna, 11 febbraio 2006L'opera abusiva dovrebbe essere presto demolita
La piscina al Molentargius: dopo il decreto penale il Comune prepara sanzioni. MAURO LISSIA. CAGLIARI. Dopo la richiesta di un decreto penale di condanna da parte della Procura della Repubblica, il Comune si è accorto che l'imprenditore Aldo Pili - fratello del più noto esponente di Forza Italia, Mauro Pili - ha realizzato abusivamente nel giardino della sua casa a Medau su Cramu, in via dei Gelsomini, un'accogliente piscina ovale, la cui immagine scattata da un aereo è stata pubblicata dalla Nuova Sardegna. Malgrado visite e ispezioni tecniche, nessuno l'aveva vista. Anzi: per Pili - come ha dichiarato alla Forestale - si trattava soltanto di una piccola vasca per l'irrigazione. Il 28 novembre scorso - ma solo in questi giorni il Gruppo di Intervento giuridico ha ottenuto i documenti - il servizio edilizia privata ha rilevato tutt'altro: una "vasca interrata di forma ellittica" è stata costruita in un'area protetta da vincolo di tutela panoramica e "in assenza di autorizzazione edilizia". In sostanza un abuso bello e buono, commesso proprio al centro del parco regionale del Molentargius in dispregio di qualsiasi norma. Il Comune ha avviato il procedimento sanzionatorio, che Pili è riuscito a far sospendere con una richiesta di 'accertamento di conformità'. Come dire: fra burocrazie e passaggi tecnici passerà ancora qualche mese, nel frattempo il giudice dovrebbe decidere sul decreto penale richiesto dal pm Andrea Massidda, che - una volta accertato l'abuso - dovrebbe prevedere il ripristimo dei luoghi, vale a dire la demolizione immediata della piscina. Curioso osservare che un parere positivo sulla possibilità di non demolire la piscina era arrivato: la firma è quella di Lucio Pani, l'ex direttore dell'ufficio regionale tutela del paesaggio imputato di corruzione, truffa, falso e abuso d'ufficio proprio per la presunta abitudine ad avallare la realizzazione di opere illegali. In questo caso Pani scrive che "le opere realizzate abusivamente non sono per caratteristiche e dimensioni di pregiudizio ai beni oggetto della tutela paesistica". Sulla base di questa valutazione personalissima Pani esprime parere favorevole. Sulla proprietà di Aldo Pili a Medau su Cramu il pm Massidda aveva aperto due anni fa un'altra inchiesta, poi finita in archivio: la denuncia degli ambientalisti era legata quella volta all'edificio, un vecchio stazzo di pastori per il ricovero degli animali, acquistato e ristrutturato dall'ingegnere. Non c'era il cartello di inizio lavori e neppure il numero dell'autorizzazione edilizia, che comparvero d'incanto solo dopo che la Nuova Sardegna pubblicò le fotografie dei lavori in corso. L'ispezione condotta dai carabinieri non mise però in luce alcunchè di irregolare. Mesi dopo però attorno alla proprietà Pili a Medau su Cramu è comparsa una recinzione ancora più alta e impermeabile: c'è voluta una fotografia aerea per scoprire che all'interno i lavori erano andati avanti, stavolta per costruire una vasca col fondo azzurro, a forma di goccia, che appare chiaramente una piscina. Nuova denuncia e nuova inchiesta giudiziaria, con conclusioni del tutto opposte alla prima.
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