----- Original Message -----
From: stefano deliperi Sent: Wednesday, February 01, 2006 4:46 PM
Subject: lo scempio del Poetto in Tribunale.....
Cari amici, l'udienza preliminare del procedimento penale relativo al "ripascimento" del Poetto prosegue... Buona lettura.....
Stefano Deliperi
Gruppo d'Intervento Giuridico
ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/
da La Nuova Sardegna, 1 febbraio 2006
Ripascimento. L'ex presidente della Provincia chiede il giudizio abbreviato e chiama due testi a difesa. Poetto: il processo si spacca in due. L'impianto accusatorio dei pm al test di un solo giudice. Parte civile la Provincia il comune di Quartu e il gruppo di Deliperi.
CAGLIARI. Il processo ai tredici imputati per il disastroso ripascimento del Poetto si divide in due: l'ex presidente della Provincia Sandro Balletto ha chiesto il giudizio abbreviato per rispondere in tempi stretti alle accuse di concorso in abuso d'ufficio e danneggiamento aggravato che gli vengono contestate dai pubblici ministeri Guido Pani e Daniele Caria. Il suo difensore Rodolfo Meloni ha presentato l'istanza al gup Giorgio Cannas condizionandola all'audizione di due testimoni: il geologo marino Antonio Ulzega e l'ex comandante del porto Giovanni Camboni. Concesso: saranno sentiti il 17 febbraio, quando il procedimento - salvo clamorosi passi indietro - dovrebbe imboccare due strade parallele. Una davanti al gup, con imputati Balletto e il biologo Luigi Aschieri. L'altra di fronte alla prima sezione del tribunale presieduta da Francesco Sette. Per il caso-Poetto è una svolta, perchè se la posizione di Aschieri va considerata marginale nell'economia del processo, quella di Balletto è l'architrave della lunga e complessa indagine conclusa dalla Procura. Se cadessero le accuse per l'ex presidente della Provincia, sarebbe un colpo mortale per l'intera architettura processuale. La scelta di Balletto e del suo legale appare da un lato coraggiosa e dall'altro comprensibile sul piano tattico: rispetto a un processo fondato su una raccolta monumentale di documenti un esame lungo e ponderato da parte del tribunale in composizione collegiale potrebbe essere più rischioso. Soprattutto per chi è convinto di avere in mano le carte giuste per arrivare a un'assoluzione piena. Carte giocate subito: una è l'intervista di Antonio Ulzega alla Nuova Sardegna, in cui il docente universitario rispose indirettamente ai consiglieri regionali - che chiedevano la sospensione immediata del ripascimento - sostenendo la compatibilità della sabbia di mare con le esigenze di recupero della spiaggia. Con quelle dichiarazioni pubbliche Ulzega respinse l'allarme generale, per lui l'operazione avviata dalla Provincia non era dannosa. L'altra carta è legata al comandante Antonio Camboni: neppure lui - a sentire la difesa - s'avvalse del potere di ordinare lo stop ai lavori. La loro audizione è importante perchè l'accusa rivolta a Balletto è ancorata proprio alla scelta di non interrompere l'intervento quando appariva evidente che il materiale riversato sull'arenile era molto diverso dalla sabbia bianchissima del Poetto. Balletto ha sempre detto: non spettava a me fermare il lavoro della draga, se l'avessi fatto il danno per l'amministrazione sarebbe stato ancora più grave. Per di più il presidente della Provincia aveva in mano pareri autorevoli per respingere le pressioni: Ulzega su tutti, poi anche quello dei consulenti scientifici. Si tratta di capire se tanto basterà a convincere il giudice della sua innocenza. L'udienza di ieri è durata in tutto un'ora e mezzo. Solita folla di avvocati, con tre new-entry che portano a otto il numero delle parti civili in campo: si è costituita la Provincia, ma solo contro gli imputati esterni all'amministrazione. Parte civile anche il Gruppo di Intervento giuridico con l'avvocato Guendalina Garau e il comune di Quartu con l'avvocato Carlo Augusto Melis. Il gup Cannas ha sciolto la riserva sull'istanza dell'avvocato dello stato Giandomenico Tenaglia, per il quale la Provincia dev'essere chiamata a rispondere come responsabile civile: accolta. Come dire che la Provincia sarà parte offesa, imputata attraverso i suoi ex amministratori politici e dirigenti, poi anche responsabile dei danni arrecati se il processo confermerà le accuse. Un guazzabuglio piuttosto imbarazzante, dal quale il presidente Graziano Milia aveva provato a sottrarre la propria amministrazione per poi cambiare idea all'avvio del processo. Con Balletto sono imputati di abuso d'ufficio e danneggiamento aggravato l'ex assessore provinciale ai lavori pubblici Renzo Zirone (difeso dall'avvocato Luigi Concas) e lo staff dirigenziale della Provincia composto da Salvatore Pistis e Andrea Gardu (difesi da Andrea Pogliani), il responsabile del procedimento Lorenzo Mulas (avvocati Salvatore Casula e Antonio Cabriolu). Poi il presidente dell'Ati Mantovani-Sidra-Gavassino Piergiorgio Baita (avvocato Franco Antonelli e Alfredo Biagini), il dipendente della Sidra Daniele Defendi (avvocato Leonardo Filippi) sono tutti accusati di concorso in danneggiamento aggravato. Falso ideologico è il reato contestato alla commissione di monitoraggio nominata dalla Provincia, composta da Andrea Atzeni, Paolo Orrù, Giovanni Serra (difesi da Francesco Marongiu) e Luigi Aschieri (Paolo Pirastu) oltre che ai dirigenti Pistis e Gardu che dovevano vigilare insieme al geologo Antonello Gellon (difeso da Gianni Locci) sul lavoro della draga. L'amministratore della società Sarcobit Marcello Vacca (Concas) insieme a Zirone, Gardu e Mulas è infine accusato di aver stoccato senza autorizzazione 800 metri cubi di rifiuti nell'area del tiro a volo. Il processo va avanti il 17 febbraio, quando - dopo i testi - dovrebbe aprirsi la discussione.da Sardegna Oggi (www.sardegnaoggi.it), 31 gennaio 2006Processo Poetto: per Balletto chiesto rito abbreviato Processo ripascimento Poetto: 12 indagati. Nella mattinata, in occasione della terza udienza del processo, l'avvocato Rodolfo Meloni ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito: Sandro Balletto, l'ex presidente della Provincia di Cagliari è accusato, come l'ex-assessore all'ambiente, Renzo Zirone, di danneggiamento aggravato e abuso d'ufficio. CAGLIARI
- Richiesto il rito abbreviato per l'ex presidente della Provincia Sandro Balletto. La richiesta è stata avanzata dal suo legale, l'avvocato Rodolfo Meloni, nella terza udienza del processo davanti al Gup per i danni provocati al Poetto dal ripascimento Nell'udienza di oggi il giudice udienza preliminare ha ammesso come parti civili la Provincia di Cagliari, il Comune di Cagliari e l'associazione ambientalista Gruppo di Intervento Giuridico. Per altre 12 persone, oltre Balletto, la procura della Repubblica di Cagliari ha chiesto il rinvio a giudizio, figura anche l'allora assessore all'Ambiente Renzo Zirone.
Il giudice Giorgio Cannas si esprimerà solo dopo il 17 febbraio, quando chiamerà al tavolo dei testimoni il docente universitario Antonio Ulzega e l'ex comandante della capitaneria di porto di Cagliari Antonio Camboni. Un altro testimone sederà sul tavolo, ma il suo nome non è stato reso noto. Il teste dovrebbe fornire informazioni utili per valutare la posizione di un dirigente della Provincia indagato. Per il 24 febbraio è stato fissato il dibattimento generale.
L'inchiesta sul disastro Poetto iniziò nella primavera del 2002, dopo che sull'arenile furono riversate svariati metri cubi di sabbia scura. L'acqua divenne torbida ed il colore della sabbia da oro si trasformò in grigio. Infinite le denunce della stampa, di associazioni ambientaliste e di privati cittadini. Iniziarono le indagini e finirono sotto accusa Balletto e Zirone, rei, stando all'accusa, di non aver fermato l'idrovora con cui l'azienda incaricata del ripascimento, l'Ati Mantovani-Sidra-Gavassino, inondò l'arenile cagliaritano con la sabbia scura. I reati contestati sono di danneggiamento aggravato e abuso d'ufficio.
Per gli stessi reati indagate altre quattro persone. S. P., geologo a capo dei lavori, A. G., che ne era il direttore, a L.M., funzionario responsabile del procedimento e coordinatore del progetto di salvaguardia del Poetto, e a D.D., dipendente della Sidra.
Il presidente del cda della Mantovani e rappresentante dell'Ati, P.B., che realizzò materialmente il ripascimento è indagato per danneggiamento aggravato. Per quattro membri della commissione di monitoraggio, L. A., A. A., P. O. e G. S., l'accusa è di falso in atto pubblico, la stessa per A. G., il geologo che ha analizzato la draga. Per M. V., amministratore della societa' Sarcobit, l'accusa e' di violazione del decreto di stoccaggio dei rifiuti, per aver stoccato 800 metri cubi di rifiuti dalla spiaggia nell'area del tiro a volo, dietro il Poetto.
From: stefano deliperi Sent: Wednesday, February 01, 2006 4:46 PM
Subject: lo scempio del Poetto in Tribunale.....
Cari amici, l'udienza preliminare del procedimento penale relativo al "ripascimento" del Poetto prosegue... Buona lettura.....
Stefano Deliperi
Gruppo d'Intervento Giuridico
ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/
da La Nuova Sardegna, 1 febbraio 2006
Ripascimento. L'ex presidente della Provincia chiede il giudizio abbreviato e chiama due testi a difesa. Poetto: il processo si spacca in due. L'impianto accusatorio dei pm al test di un solo giudice. Parte civile la Provincia il comune di Quartu e il gruppo di Deliperi.
CAGLIARI. Il processo ai tredici imputati per il disastroso ripascimento del Poetto si divide in due: l'ex presidente della Provincia Sandro Balletto ha chiesto il giudizio abbreviato per rispondere in tempi stretti alle accuse di concorso in abuso d'ufficio e danneggiamento aggravato che gli vengono contestate dai pubblici ministeri Guido Pani e Daniele Caria. Il suo difensore Rodolfo Meloni ha presentato l'istanza al gup Giorgio Cannas condizionandola all'audizione di due testimoni: il geologo marino Antonio Ulzega e l'ex comandante del porto Giovanni Camboni. Concesso: saranno sentiti il 17 febbraio, quando il procedimento - salvo clamorosi passi indietro - dovrebbe imboccare due strade parallele. Una davanti al gup, con imputati Balletto e il biologo Luigi Aschieri. L'altra di fronte alla prima sezione del tribunale presieduta da Francesco Sette. Per il caso-Poetto è una svolta, perchè se la posizione di Aschieri va considerata marginale nell'economia del processo, quella di Balletto è l'architrave della lunga e complessa indagine conclusa dalla Procura. Se cadessero le accuse per l'ex presidente della Provincia, sarebbe un colpo mortale per l'intera architettura processuale. La scelta di Balletto e del suo legale appare da un lato coraggiosa e dall'altro comprensibile sul piano tattico: rispetto a un processo fondato su una raccolta monumentale di documenti un esame lungo e ponderato da parte del tribunale in composizione collegiale potrebbe essere più rischioso. Soprattutto per chi è convinto di avere in mano le carte giuste per arrivare a un'assoluzione piena. Carte giocate subito: una è l'intervista di Antonio Ulzega alla Nuova Sardegna, in cui il docente universitario rispose indirettamente ai consiglieri regionali - che chiedevano la sospensione immediata del ripascimento - sostenendo la compatibilità della sabbia di mare con le esigenze di recupero della spiaggia. Con quelle dichiarazioni pubbliche Ulzega respinse l'allarme generale, per lui l'operazione avviata dalla Provincia non era dannosa. L'altra carta è legata al comandante Antonio Camboni: neppure lui - a sentire la difesa - s'avvalse del potere di ordinare lo stop ai lavori. La loro audizione è importante perchè l'accusa rivolta a Balletto è ancorata proprio alla scelta di non interrompere l'intervento quando appariva evidente che il materiale riversato sull'arenile era molto diverso dalla sabbia bianchissima del Poetto. Balletto ha sempre detto: non spettava a me fermare il lavoro della draga, se l'avessi fatto il danno per l'amministrazione sarebbe stato ancora più grave. Per di più il presidente della Provincia aveva in mano pareri autorevoli per respingere le pressioni: Ulzega su tutti, poi anche quello dei consulenti scientifici. Si tratta di capire se tanto basterà a convincere il giudice della sua innocenza. L'udienza di ieri è durata in tutto un'ora e mezzo. Solita folla di avvocati, con tre new-entry che portano a otto il numero delle parti civili in campo: si è costituita la Provincia, ma solo contro gli imputati esterni all'amministrazione. Parte civile anche il Gruppo di Intervento giuridico con l'avvocato Guendalina Garau e il comune di Quartu con l'avvocato Carlo Augusto Melis. Il gup Cannas ha sciolto la riserva sull'istanza dell'avvocato dello stato Giandomenico Tenaglia, per il quale la Provincia dev'essere chiamata a rispondere come responsabile civile: accolta. Come dire che la Provincia sarà parte offesa, imputata attraverso i suoi ex amministratori politici e dirigenti, poi anche responsabile dei danni arrecati se il processo confermerà le accuse. Un guazzabuglio piuttosto imbarazzante, dal quale il presidente Graziano Milia aveva provato a sottrarre la propria amministrazione per poi cambiare idea all'avvio del processo. Con Balletto sono imputati di abuso d'ufficio e danneggiamento aggravato l'ex assessore provinciale ai lavori pubblici Renzo Zirone (difeso dall'avvocato Luigi Concas) e lo staff dirigenziale della Provincia composto da Salvatore Pistis e Andrea Gardu (difesi da Andrea Pogliani), il responsabile del procedimento Lorenzo Mulas (avvocati Salvatore Casula e Antonio Cabriolu). Poi il presidente dell'Ati Mantovani-Sidra-Gavassino Piergiorgio Baita (avvocato Franco Antonelli e Alfredo Biagini), il dipendente della Sidra Daniele Defendi (avvocato Leonardo Filippi) sono tutti accusati di concorso in danneggiamento aggravato. Falso ideologico è il reato contestato alla commissione di monitoraggio nominata dalla Provincia, composta da Andrea Atzeni, Paolo Orrù, Giovanni Serra (difesi da Francesco Marongiu) e Luigi Aschieri (Paolo Pirastu) oltre che ai dirigenti Pistis e Gardu che dovevano vigilare insieme al geologo Antonello Gellon (difeso da Gianni Locci) sul lavoro della draga. L'amministratore della società Sarcobit Marcello Vacca (Concas) insieme a Zirone, Gardu e Mulas è infine accusato di aver stoccato senza autorizzazione 800 metri cubi di rifiuti nell'area del tiro a volo. Il processo va avanti il 17 febbraio, quando - dopo i testi - dovrebbe aprirsi la discussione.da Sardegna Oggi (www.sardegnaoggi.it), 31 gennaio 2006Processo Poetto: per Balletto chiesto rito abbreviato Processo ripascimento Poetto: 12 indagati. Nella mattinata, in occasione della terza udienza del processo, l'avvocato Rodolfo Meloni ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito: Sandro Balletto, l'ex presidente della Provincia di Cagliari è accusato, come l'ex-assessore all'ambiente, Renzo Zirone, di danneggiamento aggravato e abuso d'ufficio. CAGLIARI
- Richiesto il rito abbreviato per l'ex presidente della Provincia Sandro Balletto. La richiesta è stata avanzata dal suo legale, l'avvocato Rodolfo Meloni, nella terza udienza del processo davanti al Gup per i danni provocati al Poetto dal ripascimento Nell'udienza di oggi il giudice udienza preliminare ha ammesso come parti civili la Provincia di Cagliari, il Comune di Cagliari e l'associazione ambientalista Gruppo di Intervento Giuridico. Per altre 12 persone, oltre Balletto, la procura della Repubblica di Cagliari ha chiesto il rinvio a giudizio, figura anche l'allora assessore all'Ambiente Renzo Zirone.
Il giudice Giorgio Cannas si esprimerà solo dopo il 17 febbraio, quando chiamerà al tavolo dei testimoni il docente universitario Antonio Ulzega e l'ex comandante della capitaneria di porto di Cagliari Antonio Camboni. Un altro testimone sederà sul tavolo, ma il suo nome non è stato reso noto. Il teste dovrebbe fornire informazioni utili per valutare la posizione di un dirigente della Provincia indagato. Per il 24 febbraio è stato fissato il dibattimento generale.
L'inchiesta sul disastro Poetto iniziò nella primavera del 2002, dopo che sull'arenile furono riversate svariati metri cubi di sabbia scura. L'acqua divenne torbida ed il colore della sabbia da oro si trasformò in grigio. Infinite le denunce della stampa, di associazioni ambientaliste e di privati cittadini. Iniziarono le indagini e finirono sotto accusa Balletto e Zirone, rei, stando all'accusa, di non aver fermato l'idrovora con cui l'azienda incaricata del ripascimento, l'Ati Mantovani-Sidra-Gavassino, inondò l'arenile cagliaritano con la sabbia scura. I reati contestati sono di danneggiamento aggravato e abuso d'ufficio.
Per gli stessi reati indagate altre quattro persone. S. P., geologo a capo dei lavori, A. G., che ne era il direttore, a L.M., funzionario responsabile del procedimento e coordinatore del progetto di salvaguardia del Poetto, e a D.D., dipendente della Sidra.
Il presidente del cda della Mantovani e rappresentante dell'Ati, P.B., che realizzò materialmente il ripascimento è indagato per danneggiamento aggravato. Per quattro membri della commissione di monitoraggio, L. A., A. A., P. O. e G. S., l'accusa è di falso in atto pubblico, la stessa per A. G., il geologo che ha analizzato la draga. Per M. V., amministratore della societa' Sarcobit, l'accusa e' di violazione del decreto di stoccaggio dei rifiuti, per aver stoccato 800 metri cubi di rifiuti dalla spiaggia nell'area del tiro a volo, dietro il Poetto.
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