Data: Thu, 19 Mar 2009 09:15:12 +0100
Da: "Avv. Pierluigi Morena" <pimorena@tin.it>
Oggetto: Comitato NO CRESCENT
A: redazione@patrimoniosos.it
A SALERNO NASCE UN COMITATO PER DIRE NO
AL CRESCENT DI BOFILL
A Salerno è nato un Comitato per dire no al "Crescent", il
mastodontico lotto cementizio progettato dall'architetto catalano
Bofill.
Centinaia di cittadini si sono mobilitati contro l'edificio -
saracinesca che sorgerà nei pressi della storica spiaggia di Santa
Teresa, un'area -tra le più pregiate- che chiude il noto lungomare
della città tirrenica.
Il progetto prevede la costruzione di centinaia di alloggi privati a
immediato ridosso del mare, in una zona - in tempi recenti - demanio
marittimo. Un enorme edificio a mezza-luna. E poi parcheggi
pertinenziali interrati, e così via. Tutto stretto nelle mani dei
privati. Il vantaggio per la collettività risiederebbe nella
costruzione di parcheggi sotterranei, ora invero già esistenti in
superficie. Anni dopo gli abbattimenti del "Fuenti", delle catapecchie
lungo la Litoranea di Eboli, del Villaggio Coppola a Castelvolturno,
del cosiddetto "edificio saracinesca" a Punta Perotti sul lungomare
barese, sul lungomare di Salerno si dà corpo ad interventi esalanti un
intenso odore cementizio. Quarantaquattro mila metri cubi di
calcestruzzo. Una "muraglia" alta trenta metri che si estenderà per
ben trecento metri alterando per sempre un pezzo di città: tratti
emblematici del Lungomare e del centro storico vedranno chiudersi la
visuale verso il mare e verso la Costiera dall'anfiteatro di cemento
di Bofill.
Il Comitato "No Crescent" in pochi giorni ha raccolto decine di
adesioni e di firme: l'obiettivo è opporsi all'alterazione del
paesaggio e alla programmata cementificazione di Santa Teresa.
Il pensiero corre veloce ad Armando Perotti - poeta barese - che
negli anni '20 lottava contro l'edificazione del "palazzo -
saracinesca" il quale rappresentava un ostacolo all'estensione a
perdita d'occhio del lungomare del capoluogo pugliese. Così il
letterato dava voce alla sua indignazione: "Compierono la <criminosa
follia> di chiudere con un edificio, di cui non discuto la forma e gli
scopi, lo sbocco del corso sul mare. In un altro Paese quella infamia
sarebbe stata cancellata a furia di popolo: da noi ci si abitua a
tutto, anche ad essere accecati, a essere soffocati". Mobilitarsi per
non rimanere asfissiati dal cemento è ora possibile.
Comitato NO CRESCENT
Il Consiglio direttivo:
Pierluigi Morena, avvocato
Renato Giordano, architetto
Luciana Cantore, geologo
Gennaro Antico, ingegnere
Andrea Cioffi, ingegnere
Feliciano Di Niola, architetto
Marco Coraggio, architetto
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