----- Original Message -----
From: stefano deliperi Sent: Friday, April 14, 2006 3:36 PM
Subject: Castello come un fast food ?
Cari amici, sotto potete trovare un articolo relativo all'approvazione definitiva, sull'aspetto strettamente urbanistico, del piano per la mobilità meccanizzata di Castello da parte del Consiglio comunale cagliaritano, con 21 voti della maggioranza di centro-destra, l'astensione dei consiglieri D.S presenti, un solo voto contrario (G. Comandini, S.D.I.), l'assenza dei consiglieri della Margherita e di G. Loy e R. Ben Amara, più volte dichiaratisi fermamente contrari. Senza alcun commento. Con i migliori auguri per una serena Pasqua. Buona lettura...
Stefano Deliperi
Gruppo d'Intervento Giuridico
ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/
da La Nuova Sardegna, 14 aprile 2006
From: stefano deliperi Sent: Friday, April 14, 2006 3:36 PM
Subject: Castello come un fast food ?
Cari amici, sotto potete trovare un articolo relativo all'approvazione definitiva, sull'aspetto strettamente urbanistico, del piano per la mobilità meccanizzata di Castello da parte del Consiglio comunale cagliaritano, con 21 voti della maggioranza di centro-destra, l'astensione dei consiglieri D.S presenti, un solo voto contrario (G. Comandini, S.D.I.), l'assenza dei consiglieri della Margherita e di G. Loy e R. Ben Amara, più volte dichiaratisi fermamente contrari. Senza alcun commento. Con i migliori auguri per una serena Pasqua. Buona lettura...
Stefano Deliperi
Gruppo d'Intervento Giuridico
ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/
da La Nuova Sardegna, 14 aprile 2006
Il progetto per Castello. Dure accuse dal consigliere dello Sdi, l'unico che ha votato contro il progetto. Approvato: il tapis roulant si farà. Critiche ecologiste: sperano che intervenga la Regione e blocchi tutto. Comandini durissimo: "Ignorata la petizione firmata da duemila cittadini, contano gli interessi di pochi".
MAORO LISSIA.
CAGLIARI. Alla fine l'hanno approvato, l'ultima delibera, come se non si potesse fare senza: il percorso meccanizzato per il Castello, il contestatissimo impianto di tapis roulant destinato a trasformare le mura storiche di Santa Croce, si farà. Almeno così chiedono i gruppi del centrodestra, i soli a votare sì malgrado le proteste ormai generali dei cagliaritani. I Ds si sono astenuti, lo Sdi ha detto un 'no' chiaro per bocca di Piero Comandini. Il sindaco Emilio Floris, che sembra voler competere con Sandro Balletto nella gara a chi lascia i ricordi più brutti, ha spiegato che il rischio era di lasciarsi sfuggire i finanziamenti. Come per il triste ripascimento del Poetto: meglio deturpare che perdere i soldi.
Comandini, che nell'astensione politicamente pavida del centrosinistra è stato il solo a opporsi, non lesina le critiche: "Assistiamo all'ennesimo saccheggio della città da parte del sindaco Floris" scrive in una nota. Poi spiega: "Dimostrando un assoluto disinteresse per la petizione popolare sottoscritta da 2011 cittadini e senza attendere l'esito della valutazione preventiva di impatto ambientale, il consiglio ha approvato definitivamente il progetto di meccanizzazione". Durissimo il commento di Comandini: "Tutto in linea con la politica attuata dalla giunta uscente, che come già più volte ha fatto, ha dimostrato che le trasformazioni più importanti e significative di zone della nostra città, come Tuvixeddu e Castello, sono interesse di pochi". Comandini sottolinea la "leggerezza dei consiglieri di centrodestra nell'approvare un progetto che richiede espressamente la procedura di valutazione d'impatto ambientale e su cui, recita candidamente la delibera consiliare della seduta 'l'area gestione del territorio sta provvedendo alla predisposizione degli elaborati prescritti dalla verifica'. Ma come si possono votare progetti - chiede Comandini - e poi richiedere i nullaosta necessari come il 'via', che sono fondamentali per esprimere un giudizio compiuto?". Comandini ipotizza interessi elettorali, mentre Stefano Deliperi - per il Gruppo di intervento giuridico, gli Amici della Terra e il Comitato per la difesa del Castello - ripercorre i passaggi tecnici del progetto e della delibera per concludere che l'approvazione è arrivata "senza alcun preventivo coinvolgimento della cittadinanza e solo la presentazione di specifico atto di osservazioni ecologista ha portato al pronunciamento regionale, che richiede la necessaria procedura di verifica preventiva al quale dovrà essere assoggettato l'intero progetto". In questa certezza sta la speranza che migliaia di cagliaritani coltivano, quella di vedere bloccato definitivamente questo nuovo attacco all'identità architettonica della città, che segue gli ascensori d'acciaio e l'ascensore di San Michele, fermo da anni: il presidente della Regione Renato Soru, sensibile alle bellezze della storia e della natura, qualche mese fa ha pronosticato qualche difficoltà per la realizzazione dell'impianto. Non resta che affidarsi alla capacità divinatorie del governatore, molti cagliaritani sperano che sia lui a fermare quella che viene considerata un'opera costosa, certamente inutile e con ogni probabilità gravemente dannosa.
MAORO LISSIA.
CAGLIARI. Alla fine l'hanno approvato, l'ultima delibera, come se non si potesse fare senza: il percorso meccanizzato per il Castello, il contestatissimo impianto di tapis roulant destinato a trasformare le mura storiche di Santa Croce, si farà. Almeno così chiedono i gruppi del centrodestra, i soli a votare sì malgrado le proteste ormai generali dei cagliaritani. I Ds si sono astenuti, lo Sdi ha detto un 'no' chiaro per bocca di Piero Comandini. Il sindaco Emilio Floris, che sembra voler competere con Sandro Balletto nella gara a chi lascia i ricordi più brutti, ha spiegato che il rischio era di lasciarsi sfuggire i finanziamenti. Come per il triste ripascimento del Poetto: meglio deturpare che perdere i soldi.
Comandini, che nell'astensione politicamente pavida del centrosinistra è stato il solo a opporsi, non lesina le critiche: "Assistiamo all'ennesimo saccheggio della città da parte del sindaco Floris" scrive in una nota. Poi spiega: "Dimostrando un assoluto disinteresse per la petizione popolare sottoscritta da 2011 cittadini e senza attendere l'esito della valutazione preventiva di impatto ambientale, il consiglio ha approvato definitivamente il progetto di meccanizzazione". Durissimo il commento di Comandini: "Tutto in linea con la politica attuata dalla giunta uscente, che come già più volte ha fatto, ha dimostrato che le trasformazioni più importanti e significative di zone della nostra città, come Tuvixeddu e Castello, sono interesse di pochi". Comandini sottolinea la "leggerezza dei consiglieri di centrodestra nell'approvare un progetto che richiede espressamente la procedura di valutazione d'impatto ambientale e su cui, recita candidamente la delibera consiliare della seduta 'l'area gestione del territorio sta provvedendo alla predisposizione degli elaborati prescritti dalla verifica'. Ma come si possono votare progetti - chiede Comandini - e poi richiedere i nullaosta necessari come il 'via', che sono fondamentali per esprimere un giudizio compiuto?". Comandini ipotizza interessi elettorali, mentre Stefano Deliperi - per il Gruppo di intervento giuridico, gli Amici della Terra e il Comitato per la difesa del Castello - ripercorre i passaggi tecnici del progetto e della delibera per concludere che l'approvazione è arrivata "senza alcun preventivo coinvolgimento della cittadinanza e solo la presentazione di specifico atto di osservazioni ecologista ha portato al pronunciamento regionale, che richiede la necessaria procedura di verifica preventiva al quale dovrà essere assoggettato l'intero progetto". In questa certezza sta la speranza che migliaia di cagliaritani coltivano, quella di vedere bloccato definitivamente questo nuovo attacco all'identità architettonica della città, che segue gli ascensori d'acciaio e l'ascensore di San Michele, fermo da anni: il presidente della Regione Renato Soru, sensibile alle bellezze della storia e della natura, qualche mese fa ha pronosticato qualche difficoltà per la realizzazione dell'impianto. Non resta che affidarsi alla capacità divinatorie del governatore, molti cagliaritani sperano che sia lui a fermare quella che viene considerata un'opera costosa, certamente inutile e con ogni probabilità gravemente dannosa.
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