Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

INVIATECI LE VOSTRE FOTO all'indirizzo:
lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

LE ISTRUZIONI PER L'INVIO NEL MENU DI SINISTRA DEL BLOG.

lunedì 9 febbraio 2009

Frana Terzolle per cementificazioni in area di rispetto fluviale

----- Messaggio inoltrato da m.r.signorini@virgilio.it -----
Data: Sun, 8 Feb 2009 12:37:07 +0100
Da: Margherita Signorini <m.r.signorini@virgilio.it>
Oggetto: rassegna stampa frana Terzolle per cementificazioni in area
di rispetto fluviale

Rassegna stampa del nostro comunicato
il 6-2 su Lady radio intervista ore 19,17,
il 7-2 su La Repubblica e integralmente su Metropoli day
non ho potuto vedere se è uscito su altri giornali, semmai metteremo
altra rassegna come di cosueto sul nostro blog
www.italianostrafirenze.splinder.com

saluti
Mariarita Signorini
Consigliere nazionale Italia Nostra


Comunicato stampa su crollo argine del Terzolle

Italia Nostra

Comitato Ex Panificio Militare - via Mariti

Comitati dei cittadini di firenze

firenze 6-2-2009

A pochi giorni dalla conferenza stampa che ha visto i Comitati in
intestazione presentare esposti per presunti abusi edilizi di
Quadra-progetti e la conseguente richiesta degli ambientalisti di
blocco del Piano Strutturale, si è verificato il crollo di decine di
metri dell'argine sinistro del Terzolle, in corrispondenza
dell'interno di Via Ponte di Mezzo 27, luogo oggetto di uno degli
esposti in questione.

Il crollo avvenuto alimenta le preoccupazioni dei residenti della zona
e di coloro che abitano in costruzioni sullo stesso argine pochi metri
più a valle, le "infiltrazioni d'acqua" sono indicate dalla polizia
idraulica come responsabili dello smottamento e non vengono invece
ritenuti rilevanti gli sbancamenti di terreno, le vibrazioni e
l'aumento di carico ponderale dovute alla realizzazione di nuove
costruzioni, eppure da anni i residenti segnalano alle autorità (con
incontri specifici e missive all'Assessorato, alla Direzione
Urbanistica, alla Provincia) i rischi connessi con la realizzazione di
nuovi residenze a più piani in zona soggetta a esondazioni in ambito
fluviale, per di più in una corte chiusa con una sola esigua via di
fuga, da cui neanche riuscirebbero a passare adeguati mezzi di
soccorso, in caso di emergenza idrogeologica o d'incendio.

Un palazzo di quattro piani fuori terra è già stato realizzato (prog.
arch. Riccardo Bartoloni - Quadra Progetti), un altro è in corso di
realizzazione (progetto geom. Marco Bordignon). Addirittura, si
prevedono, a ridosso di quello stesso muro che ha ceduto per decine di
metri, due nuovi edifici già autorizzati, con la realizzazione di
garage sotterranei.

Evidentemente le tesi dei costruttori hanno sempre avuto la meglio su
quelle dei residenti, che tentavano di difendere non tanto e non solo
il loro diritto ad una vivibilità accettabile, ma anche alla sicurezza
personale e per le proprie famiglie.

Di fronte a ciò che è successo, e che suona come un ulteriore
avvertimento, si chiede alle autorità preposte di procedere:

1) al blocco immediato dei cantieri delle nuove costruzioni nella zona

2) a una perizia idrogeologica con verifica di stabilità dell'argine e
delle costruzioni esistenti a ridosso del muro di contenimento

3) alla realizzazione d'interventi che mettano in sicurezza l'argine
con realizzazione di palificate o quant'altro necessario

4) alla revisione dei nuovi permessi a costruire concessi e in via di
concessione, non potendo il rilascio di tali permessi prescindere dal
contesto degli interventi, vista la manifesta criticità della zona.

Se queste legittime richieste dei cittadini rimarranno inascoltate
qualcuno dovrà pur assumersi la responsabilità delle eventuali
conseguenze.

Nessun commento: