Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

INVIATECI LE VOSTRE FOTO all'indirizzo:
lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

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domenica 28 dicembre 2008

Ravenna e la distruzione di un ecosistema naturale.2

Su 'patrimoniosos.it', sito di riferimento per tutti coloro che si interessano e hanno a cuore il destino dei beni culturali del nostro Paese, il sottoscritto ebbe l'opportunità di scrivere su uno sciagurato intervento di modificazione di un ambiente umido in prossimità della costa
romagnola (Ercole Noto "La protezione ambientale è una necessità non un lusso", 07 gennaio 2008) condividendo la denuncia del capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, che dal sito 'ravennanotizie' bocciava la proposta dell'Amministrazione Comunale di Ravenna di procedere con il "Progetto di risanamento della Pialassa Piomboni e di separazione fisica delle zone vallive dalle zone portuali mediante arginatura naturale".

Il Blog di Patrimoniosos dedicato alla tutela del paesaggio ci consente ora di tornare sull'argomento con l'ausilio di alcune immagini a corredo della nuova allarmante denuncia di Alvaro Ancisi per i recenti sversamenti inquinanti che stanno distruggendo l'ecosistema, oggetto della presente nota.

E intanto che a Ravenna le varie istituzioni si rendono partecipi della distruzione di un ambiente naturale - (la cui tutela dovrebbe essere paradossalmente più sentita, visto anche la presenza nel polo universitario ravennate di un corso di laurea in Scienze ambientali e specialistica in Biologia marina) - per farvi sorgere un piazzale per container di circa 10 ettari, in Scozia, a Galloway, nel 2009 sorgerà tra brughiere, foreste e laghi un parco per poter (ri)ammirare le stelle, grazie all'assenza delle illuminazioni elettriche esterne prodotte dall'uomo che nelle grandi città
offuscano i cieli.
E' tutta questione di maturità e sensibilità verso l'ambiente, che probabilmente a Ravenna non tutti hanno!

Ercole Noto


Ancisi: "La cassa di colmata va posta sotto sequestro", venerdì 26 dicembre 2008
[tratta dal sito web: '
ravennanotizie.it']
"I ripetuti, e spesso gravi, sversamenti di fanghiglia ed acque pesantemente inquinate provenienti dai dragaggi del porto-canale Candiano causa il malfunzionamento o la rottura delle molte casse di colmata innalzate a destra e a sinistra del canale - scrive il capogruppo di Lista
per Ravenna, Alvaro Ancisi - hanno prodotto e producono danni incalcolabili, soprattutto all'ecosistema, unico al mondo, rappresentato dalle pialasse Baiona e Piombone.

Un delitto continuato che andrebbe perseguito e di fronte al quale le autorità competenti (Comune, Provincia, Regione, Autorità portuale, ARPA, ecc.) avrebbero dovuto attivare un sistema di controlli, sanzioni e repressioni, purtroppo sconosciuto. Solamente per caso, i disastri non hanno travolto persone o proprietà private: si pensi se l'attuale cassa di colmata a lato dei Piomboni "rompesse" dal lato di via Trieste, anziché della valle.
Il recente passato
Fino a poco fa, le casse di colmata sono state costruite essenzialmente in sinistra Candiano. Ne abbiamo contato almeno cinque, ora cessate: nell'avamporto di Porto Corsini, a fianco della via Baiona sui fronti del Largo Trattaroli, della centrale ENEL e della PIR, nella zona sud di Marina
Romea. Tutte hanno rovesciato nell'ambiente i loro carichi inquinanti, con strappi eclatanti avvenuti nell'avamporto, a danno della costa, nonché sul fronte della centrale ENEL e nella zona sud di Marina Romea, a danno della piallassa Baiona e del territorio (fino agli attuali orti per anziani). Si sono avuti, da parte della Magistratura, sequestri e procedimenti giudiziari.

Il tragico presente
Ora tutto grava sulla cassa di colmata di Marina di Ravenna, a pochi metri dal Piombone. L'antivigilia di Natale, almeno 10 mila metri cubi di acque e fanghi infetti hanno invaso, oltre ai terreni circostanti, la valle, disastrandola senza rimedio, ufficialmente per il cedimento di una paratoia che regola i deflussi dei liquami. Non è la prima volta. Due fatti del genere sono avvenuti nel novembre del 2003 (si rileggano i quotidiani del giorno 23) e nel gennaio 2008.

Ma è la gestione quotidiana della cassa a produrre costantemente esondazioni, perdite e infiltrazioni che finiscono, come in una gigantesca cloaca, nella pialassa. In una regimazione corretta, i fanghi dovrebbero essere lasciati a sedimentare sul fondo della cassa di colmata, dalla quale dovrebbero defluire, attraverso canalette e con un flusso regolato, solamente le acque chiarificate, che a loro volta dovrebbero confluire nella valle attraverso la canaletta circondariale, profonda circa due metri. In realtà, questa canaletta è costantemente piena di fango e quindi
straripa incontrollatamente. Se poi la cassa viene colmata oltre misura di fanghi, ne conseguono tracimazioni di materiali niente affatto innocui, in pratica fondali contaminati del Candiano tal quali. Che tutto ciò avvenga casualmente, e in periodo natalizio, solleva serie perplessità.

Il progetto di distruzione della pialassa Piomboni Infatti, il progressivo interramento abusivo della piallassa converge nel progetto da 32 milioni di euro (!) che l'Autorità portuale, con la complicità del Comune e della Regione, ha in atto di realizzare, spacciato per risanamento della valle: in realtà una sottrazione di 60 ettari di specchio d'acqua, su 300, ottenuta con l'apporto di un milione di metri cubi di materiale inerte proprio nella parte confinante con la canaletta
oggetto di aggressione fangosa. Si vuole farvi sorgere un piazzale per container di circa 10 ettari e un'area di fitodepurazione per circa 12. La parte restante della pialassa, separata con un argine artificiale dal traffico portuale, è peraltro condannata all'asfissia, essendo deprivata dello scambio naturale con le acque del mare che rappresenta la singolarità di questo ecosistema. Sarà una coincidenza, oppure no, ma un terzo "incidente" di grande portata non sfugge all'ipotesi di una programmazione anticipata dell'interramento di parte del Piombone, "ché tanto dovrà essere
banchinata" (così dissero alcuni amministratori).

L'interesse della magistratura
Presso la magistratura sono depositate tre denunce del Comitato Difesa Pialassa del Piombone contro ignoti, rispettivamente del 13 febbraio 2005 e del 23 gennaio e 28 ottobre 2008, per reati di vario genere: danneggiamento degli usi civici cui la pialassa è soggetta, getto di sostanze pericolose, immissione nel fondo altrui, danneggiamento dell'ecosistema tutelato dal Sito di Importanza Comunitaria, omissione di atti d'ufficio da parte dei delegati a tutelare il rispetto degli usi civici, infrazione al codice della navigazione per impedimento al transito di imbarcazioni nel canale Piombone. L' "incidente" del 23 dicembre rende opportuno che la Giustizia porti a definizione le sue indagini.

A nostro parere, si impone che la cassa di colmata sia posta sotto sequestro. Verso tale direzione chiediamo alle autorità amministrative locali di collaborare. Una circostanziata perizia di un esperto idraulico indipendente dalle parti direttamente o indirettamente coinvolte nella costruzione, gestione e controllo della cassa di colmata potrà far luce sulle responsabilità, quanto meno colpose, e contribuire a mettervi un freno. La sistematica distruzione di ambienti naturali secolari, di inestimabile valore patrimoniale e culturale, non può essere scambiata per progresso di una comunità civile".

sabato 27 dicembre 2008

Facce di cemento armato per la diga di Monte Nieddu.

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----- Messaggio inoltrato da stefano.deliperi@tiscali.it -----
Data: Sat, 27 Dec 2008 19:34:52 +0100 - Da: Stefano Deliperi <
stefano.deliperi@tiscali.it

Facce di cemento armato per la diga di Monte Nieddu.

Il pazzesco, assurdo, dispendioso progetto della diga di Monte Nieddu-Is Canargius, tanto caro a parlamentari, amministratori locali e politici di terza linea ritorna alla ribalta grazie ad un Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale non pago del disastro ambientale e finanziario realizzato (sul quale ha avviato accertamenti la Procura regionale della Corte dei conti) e grazie ad una Regione autonoma della Sardegna che non pare conoscere la fondamentale analisi costi-benefici.

Da sottolineare ed evidenziare il ruolo dell'Assessore regionale dei lavori pubblici Carlo Mannoni , già
Coordinatore generale del medesimo Assessorato negli anni delle decisioni sul progetto ed oggi, dopo le dimissioni del Presidente della Regione Renato Soru, anche Vice-Presidente facente funzioni di
Presidente fino alle prossime elezioni regionali del febbraio 2009.
Il disastroso invaso di Monte Nieddu-Is Canargius è andato alla ribalta nazionale grazie a "Sabato e Domenica" di Rai 1. Vi proponiamo il video della trasmissione andata in onda il 17 agosto 2008. Abbiamo potuto sentire l'Assessore regionale dei lavori pubblici Carlo Mannoni dire - in buona sostanza - che sarebbe un invaso assurdo e inutile, ma bisogna farlo a tutti i costi (e che costi !!!). Qui il video. Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico, come stanno facendo pressoché in solitudine da 15 anni, continueranno ad opporsi in tutte le sedi a quello che è soltanto uno scempio ambientale e finanziario, dai costi complessivi misteriosi e sconosciuti e che - soprattutto - c'entra ben poco con l'acqua.

Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della Terra , Stefano Deliperi

ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/

lunedì 22 dicembre 2008

"Nuovo" Baradello

----- Messaggio inoltrato da franco.prada@tiscali.it -----
Data: Sat, 20 Dec 2008 21:26:20 +0100
Da: Franco Prada <franco.prada@tiscali.it>
Oggetto: "nuovo" Baradello

Ciao a tutti, ecco le prime immagini del "nuovo" Baradello.

Come si può notare, al primo sguardo, non è il colore delle pietre, tornato alle origini, a far esclamare, bensì il colore più chiaro della malta impiegata per stillare le fughe fra le pietre. In futuro, le pietre si scuriranno, la malta, come si comporterà?

Tutto sommato, rispetto ai problemi precedenti, mi sembra una questione di minor conto.

Ciò, che veramente rappresenta una volgare stonatura, sono i piastrelloni (50 x 50) di graniglia. Totalmente fuori contesto, mal posati, esprimo la volontà di un risparmio ingiustificato e la mancanza di rispetto per il monumento ed i contribuenti.

Occorre considerare che la breccia alla base della torre e l'ascensore, sono state stralciate dal progetto, pertanto, come si spiegano tali insignificanti economie ?

franco

FIRENZE - viale Redi-Via Gordigiani - San Donato

---- Messaggio inoltrato da comitatideicittadini@email.it -----
Data: Fri, 19 Dec 2008 07:43:49 +0100
Da: Comitati dei Cittadini - Firenze <
comitatideicittadini@email.it>
Oggetto: VIALE REDI-VIA GORDIGIANI- SAN DONATO


COMITATO EX PANIFICIO MILITARE - VIA MARITI www.coexpami.it

I nostri amministratori sono pieni di sorprese.

Chiunque, nei loro panni, con la bufera giudiziaria e politica che infuria su Palazzo Vecchio, se ne starebbe un po' tranquillo, meditando sugli errori passati e evitando di fare qualche altro danno in questo scorcio di legislatura.

Ma loro, no, non se ne parla proprio. Ed è così che in questi giorni in Commissione Urbanistica
sono approdati i progetti definitivi (?) della linea 2, con tanto di simulazioni che i tecnici hanno fatto al computer (rendering per chi se ne intende) per dare un'idea dell'aspetto che avrà la zona in cui passa la tranvia. Sulla variante al PRG propedeutica alla realizzazione del tracciato la Commissione Urbanistica dovrà pronunciarsi il 15 prossimo, mentre il Consiglio di Quartiere 5 ha già votato a maggioranza il parere positivo mercoledì 10 dicembre.

Alcuni consiglieri dell'opposizione hanno parlato di immagini scioccanti e soluzioni improponibili. Ancora più preoccupante se si pensa che la realtà è di norma peggiore della pubblicità.

Giudicate voi: di seguito trovate il confronto prima (a sinistra) e dopo (a destra) per la zona Redi- Belfiore, via Gordigiani e, dulcis in fundo, il viadotto Novoli-Bonsignori (ancora??? ma non
l'avevano abolito???) visto dalla parte di Novoli.

Manca però la parte "migliore", in fondo a via Mariti (dove il viadotto dovrebbe arrivare in quota da Novoli e "atterrare" in via Bonsignori), segno che un pizzico di pudore è rimasto. Almeno ai
tecnici.

Nelle simulazioni gli alberi sul Mugnone sono stati tagliati tutti (quelli che si vedono sono sul lato Redi).

sabato 13 dicembre 2008

LUCCA - trasformazioni, restauri, tutela


presentazione pubblica del volume "Trasformazioni Restauri Tutela - Lucca
tra Ottocento e Novecento" edito da questa Sezione.

Si raccomanda diffusione presso le proprie mailing list.
Cordiali saluti.

La Segreteria, ITALIA NOSTRA, LUCCA, Roberto Mannocci

venerdì 12 dicembre 2008

Continua Scempio nella Riserva naturale della Valle dei Casali
















Riceviamo da Massimo De Gennaro e pubblichiamo queste foto. Chiediamo all'amico Massimo di inviarci una spiegazione e una descrizione dello scempio in corso.
Un cordiale saluto dalla redazione del blog.

martedì 2 dicembre 2008

VALLE DEI VELENI

Messaggio inoltrato da tatmilano1@yahoo.it -----Data: Tue, 2 Dec 2008 21:58:59 +0000 (GMT) Da: "Crisafulli Arch. Salvatore";tatmilano1@yahoo.it

Oggetto: "VALLE DEI VELENI"
Leggi l'articolo di Serena Sframeli per TEMPOSTRETTO:

http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=10875

Mar 11/11/08, Crisafulli Arch. Salvatore <tatmilano1@yahoo.it> ha scritto:

La situazione è veramente drammatica, anche se lo dimentichiamo spesso !
Guardate il Corriere della Sera che bel servizio ha fatto :

http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_28/milazzo_reportage_nino_luca_a2923dde-cdc6-11dc-b103-0003ba99c667.shtml

Oggetto: Re: LA VALLE DEI ...RISCHI.!!!!!!! A: tatsicilia1@yahoo.it, Data: Venerdì 17 ottobre 2008, 14:17

http://latorredibabele.blog.rai.it/2008/10/17/la-valle-dei-rischi/

Le immagini inserite in questa e-mail, sono tratte in massima parte
da Internet, così come la maggior parte degli articoli. Qualora la
loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate
comunicarcelo e saranno subito rimossi.
Seg. T.A.T.