Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

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mercoledì 22 ottobre 2003

S.O.S. per Il Castello e la Torre Normanna di Toritto tra degrado e abuso.

--- Original Message -----

From: Euromedi
Sent: Wednesday, October 22, 2003 11:03 PM
Subject: S.O.S. per Il Castello e la Torre Normanna (xI) di Toritto tra degrado e abuso.
Spett. le
Sovrintendenza ai Beni Culturali Puglia -Via P. l'Eremita n°25/a Bari-
Assessorato Beni Culturali Regione Puglia –Corso S. Sonnino 177 Bari-
Epc Signor Sindaco Comune di Toritto

Oggetto: Castello e Torre Normanna di Toritto

-Informazioni riguardo alla possibilità di visite turistiche e di sudio-

-Intervento per la salvaguardia dei Beni Culturali.

La scrivente associazione culturale, con sede a Toritto in Piazza Castello n°42, per le finalità storico culturali, avendo in animo di approfondire a livello di studi storici diversi aspetti del patrimonio storico del proprio Comune, con la presente CHIEDE

-di conoscere la situazione attuale degli immobili in oggetto con sede in Toritto. Ossia se gli stessi rientrano nelle competenze degli Enti in indirizzo, oppure se è di totale proprietà privata o se vi è, infine, una situazione di gestione privata e pubblica attraverso cui c'è la possibilità di accesso per la cittadinanza e dei turisti a tali beni culturali. E, quindi, per richiedere formale autorizzazione per visita a scopo di studio che la presente associazione vuole intraprendere sul passato di Toritto

Inoltre, poiché è da oltre dieci giorni che vengono eseguiti lavori di muratura all'interno del Castello, come mostrano le foto allegate. E che detti lavori non espongono tra l'altro il consueto Cartello riportanti sia il nome dell'Impresa dei Lavori sia il Tipo dei lavori,

si chiede, pertanto, un intervento onde accertare che attraverso questi "lavori" non stia in atto uno stravolgimento dei beni culturali in oggetto.
In attesa di un Vs. riscontro, invia distinti saluti.

Toritto 22 Ottobre 2003 Antonio Bartolomeo

Per Informazioni Circolo Culturale Revival Equilibrium Piazza Castello 42 -70020- Toritto (Bari)

Tel-Fax 080602250 Indirizzo Email equilibrium@euromedi.it

lunedì 3 marzo 2003

Quarto Cagnino, addio a un pezzo di storia



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Distrutto l'antico portale del borgo. Quarto Cagnino, addio a un pezzo di storia

Un altro pezzo della storia di Milano se n'è andato. E' questa la denuncia del Comitato di Quartiere di Quarto Cagnino, un borgo storico assorbito dalla città nel corso dell'espansione edilizia del XX secolo.
Un portale in stile barocco, solitario residuo della cosiddetta Villa Rosnati, presente anche nelle carte del catasto «teresiano» del 1722, è crollato sotto i colpi delle scavatrici, in azione per la realizzazione di box sotterranei.
Il comitato denuncia: «Se cercheremo il nome di chi ha dato la licenza per "spianare" quest'antica area (era un giardino all'italiana) troveremo certamente il solito "muro di gomma" che ben conosciamo per la squallida vicenda di Cascina Linterno, con il solito prevedibile - e "impavido" - rimpallo delle responsabilità. Ma ci piacerebbe porre una targa ricordo con nomi e cognomi dei responsabili di questo sfacelo: perché no, anche tutta la lunga lista del cosiddetto "muro di gomma" - naturalmente rispettando la gerarchia, a partire dal signor Sindaco, che è preposto alla tutela di una metropoli millenaria».
Già nel 1999, il Comitato aveva sollevato il problema dell'edificazione selvaggia in una zona che ha un'alta valenza storica: una storia diversa da quella dai famosi monumenti del centro storico ma non meno importante, in quanto testimone di un passato millenario di vita agricola e culturale: l'antico borgo di Quarto Cagnino è posto da tempi immemorabili sull'antica via di pellegrinaggio verso la Terrasanta e in senso inverso in direzione di San Giacomo de Compostela. «Il portale, non a caso, era sovrastato da una volta a forma di conchiglia, simbolo dei pellegrini verso il Cammino de Compostela», sottilinea Massimo de Rigo, un cittadino attivo nell'azione per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale della zona occidentale della città.
Continua Massimo de Rigo: «Nel sopralluogo compiuto alla fine della scorsa settimana, gli operai hanno dato una motivazione "tecnica" dell'incidente: hanno abbattuto "casualmente" il portale nel proseguimento dei lavori. Una spiegazione non convincente: per tre mesi le ruspe hanno girato attorno al monumento, mentre risulta non solo urtato, bensì eliminato totalmente e fagocitato dall'enorme buca dove le fondamenta, solo ora, possono procedere senza ulteriori ostacoli. Un lavoro studiato a tavolino. Mistero anche sulla sorte dei preziosi detriti, conservati e accatastati solo in minima parte».
La conclusione è amara: dal 25 febbraio Milano è davvero più povera, ha distrutto un altro elemento importante del proprio passato ignorando che una metropoli moderna non dimentica o si vergogna della propria storia ma anzi la rende il seme imprescindibile per la costruzione del proprio futuro.
C'è ancora una speranza? Forse. «E' possibile che il portale barocco venga ricostruito con gli elementi originali: impresa faticosa ma non impossibile, con l'ausilio di esperti e della documentazione esistente, a carico, ovviamente, di chi distrugge senza scrupoli».

Grazie a Massimo De Rigo e Renato Bosoni (autore delle fotografie del portale barocco) sono proposte e descritte alcune fotografie di Quarto Cagnino.
Nel 1996 la macchina fotografica di Massimo De Rigo ha immortalato l'antico Borgo «prima che venisse stravolto da costruttori senza troppi scrupoli. Il degrado delle storiche abitazioni era visibile, ma si poteva e si doveva fare di più: le linee architettoniche erano pulite, occorreva solo un poco di amore e di sensibilità verso questo luogo legato alla storia di Milano. Il Sindaco, il Consiglio di Zona, la vigilanza, la Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici, erano stati avvisati per tempo. Non ci sono stati riscontri. Nella vista globale del Borgo si nota un'antica colonna: è quella che delimitava il luogo (era un antico giardino all'italiana) dove è avvenuto l'abbattimento del portale barocco, mentre la colonna di mattoni è stata recentemente cementificata senza pietà ad opera dello stessa impresa costruttrice».
Nell'altra foto, invece, «si vede un angolo antico, con una chiesetta che è stata sventrata nel 2000 e 'ripulita' esternamente spianando i mattoni, mentre l'abitazione di fianco (sec. XIV) non è stata solo oltraggiata internamente (distruzione e rifacimento totale delle solette) ma anche esternamente, con finestre e decorazioni che non hanno più alcun riferimento con quelle originali. Tutto questo, nonostante le nostre petizioni del 1997 e del 1999. Si dice che i cittadini si sono allontanati dalla politica: questo caso è emblematico».

di Paolo Reale