Vi mando sul sito del blog in allegato una mappa che spiega la situazione in modo chiaro: su una parte enorme (200 ettari!) di Cures Sabini, già indicata dal recente Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio come Parco Acheologico, il Consorzio per lo Sviluppo industriale di Rieti ha progettato 200 ettari (!) di capannoni industriali e un aeroporto cargo.
In questo modo:
1) si distrugge un parco archeologico
2) si avvelenano con migliaia di camion giornalieri gli abitanti di Passo Corese
3) si rovina l'ambiente naturale della Riserva Tevere Farfa, su ci decollano gli aerei.
4) si appiattiscono le coline della "porta" della Sabina, sbancando milioni di metri cubi.
5) si cementificano gli impluvi a vincolo idrogeologico.
6) si elimina qualsiasi speranza di sviluppo turistico dell'area
7) non avendo informato gli abitanti della Sabina, li si tratta come gli Indiani d'America.
I Signori del Consorzio parlano sui giornali di ritrovamento di coccetti. La mappa PTPR evidenzia ville, siti del paleolitico etc. Le ville, i siti paleolitici, i frammenti ed il resto sono tutti belli e catalogati. Come mai non si trovano?
A pagg 31-37 di questo documento ufficiale del Regione, c'è l'elenco dei siti coperti dall'Asi.
http://www.regione.lazio.it/urbanistica/23.Allegato%20F%204.pdf
Un cordiale saluto
Comitato Sabino - Legambiente Bassa Sabina
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