Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

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giovedì 20 novembre 2008

Tuscolo obbrobrio


Al Ministro per i Beni Culturali On. Sandro Bondi

OGGETTO: Lavori al TUSCOLO (Comune di Monte Porzio Catone – Roma)

Il monte Tuscolo è una modesta altura ai bordi del Vulcano Laziale sul
quale si vedono ancora avanzi della mura della città di Tusculum, del
teatro (I secolo a. C.), dell' Anfiteatro (II secolo d.C.), le imponenti
costruzioni di un Santuario (detto Villa di Tiberio), cisterne,
sepolcri, tratti di basolato di strade che collegavano la città con la
via Latina e la via Labicana. L' abitato di Tusculum sorgeva su un
piccolo altopiano ai piedi del monte, il sito dovette configurarsi come
città tra la fine del VII e gli VI secolo a. C.; cadde sotto l'
influenza romana agli inizi del V secolo a. C. dopo la sconfitta dei
Latini al lago Regillo (499 a. C.), ottenne la cittadinanza romana nel
338 a. C., da Tusculum erano passati in Roma molte fra le più nobili
famiglie: i Fulvi, i Porci, i Mamili, i Coruncani, i Fonteii; Silla più
tardi vi dedusse una colonia.
Molti nobili romani vi costruirono ville delle quali si conservano
ancora numerose rovine, per esempio, la villa di Cicerone, di Lucullo e
dei Quintili.
Tutto il sito oggi è molto suggestivo per la grandiosa vista sul Vulcano
Laziale, per i resti archeologici sparsi un po' ovunque. L' area è
compresa all' interno del perimetro del Parco Regionale dei Castelli
Romani e del territorio della XI Comunità Montana del Lazio che è anche
proprietaria della zona dove sorgono i resti archeologici più
importanti.
La Comunità Montana questo agosto ha realizzato nell' area del foro di
Tusculum, a poche decine di metri del teatro e perfettamente in asse con
esso una piattaforma in calcestruzzo armato. Non abbiamo parole per
esprimere la nostra indignazione: la piattaforma di 65 metri quadrati
ubicata all'interno dell'area archeologica attualmente interessata dagli
scavi della Scuola Spagnola di Archeologia. Per la realizzazione della
platea cementizia alta circa 35 centimetri si è reso necessario uno
scavo con probabile rimozione dei reperti archeologici sotto il livello
di campagna.
Su questa piattaforma poggerà un prefabbricato in legno (per la
biglietteria e il bagno): tale manufatto simile a quelli che si vedono
nelle piste da sci del Tirolo, sarà la prima cosa visibile avvicinandosi
al teatro, quindi questo casotto o "schermerà il teatro o lo incornicerà
elegantemente". Ciò in contrasto con la legge di tutela paesaggistica
dei siti vincolati e di protezione dei coni visivi.
Ci risulta che questo progetto denominato "Progettazione di un percorso
archeologico-didattico-ricreativo nell' area archeologica del Tuscolo" è
stato cofinanziato dalla XI Comunità Montana del Lazio e dalla Regione
Lazio per un importo di 176 mila euro e ci risulta che il progetto sia
stato approvato dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio seppure con
qualche perplessità a causa dell' impatto ambientale chiedendo una
soluzione più discreta dal punto di vista visivo, ci risulta anche il
nulla osta del Parco Regionale dei Castelli a condizione che siano
utilizzati materiali naturali provenienti da cave del territorio dei
Castelli Romani. Non ci risulta invece espresso il parere della
Soprintendenza Beni Ambientali e Architettonici del Lazio (Via
Cavalletti 2, Roma) e del Ministero Beni Ambientali e Culturali (Piazza
di Porta Portese 1, Roma).
Siamo increduli di fronte alla bruttezza e alla volgarità di questo
intervento: sono anni che gli abitanti dell' area tuscolana aspettano la
fine degli scavi da parte della scuola spagnola in modo tale che possa
essere tolta la recinzione che deturpa il luogo e finalmente si possa
fruire liberamente dell' area come un tempo, poiché il valore
paesaggistico e ambientale dell' area del Tuscolo è prevalente rispetto
al valore archeologico.
Perché deturpare l' area e lo scavo archeologico con una piattaforma in
calcestruzzo armato sormontata da prefrabbricati che schermeranno il
teatro?
Noi ci chiediamo: perché sprecare denaro pubblico per imbruttire un
luogo ancora così bello? Il fascino di questo area è enorme sia per la
presenza di resti archeologici sia per i valori paesaggistici sia perché
dal Tuscolo è ancora riconoscibile l' identità geomorfologica del nostro
territorio come potrà constatare personalmente se verrà in visita.
Pensiamo che la situazione sia sfuggita di mano a chi ha dato i pareri
favorevoli e concesso i finanziamenti. I lavori vanno fermati e la
piattaforma eliminata, ci appelliamo alla Soprintendenza perché ripensi
l' intervento e soprattutto al Ministro dei Beni Culturali perché non
permetta questo inaccettabile obbrobrio.
Non comprendiamo : 1) la necessità di posizionare in quel punto (all'
interno dello scavo archeologico) la piattaforma in calcestruzzo armato
quando sono disponibili altre aree, 2) perchè dal punto di vista tecnico
ancorare a terra una struttura così leggera con una piattaforma in
calcestruzzo armato quando sono possibili soluzioni non invasive?
Alleghiamo le fotografie e uno stralcio del progetto, la ringraziamo
per l' attenzione.

Prof. Ing. Franco Medici
Per Italia Nostra - Castelli Romani
c/o Medici – Viale San Bartolomeo 17
00046 Grottaferrata (Roma)

10-09-2008

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