Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

INVIATECI LE VOSTRE FOTO all'indirizzo:
lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

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venerdì 21 novembre 2008

Busto Arsizio - area Nord

Spett. Soprintendenza Archivistica Via Magenta n.° 24 20123, Milano

Spett. Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggio, Palazzo Reale, Piazza del Duomo n.° 14, 20122, Milano

All’attenzione Arch. Stolfi

E p.c. al sig. Sindaco del Comune di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. Assessore all’Urbanistica del Comune di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. Assessore alla Cultura del Comune di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. alla Giunta Comunale di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. ai sigg. Consiglieri Comunali di Busto Arsizio (Varese)

OGGETTO: demolizioni immobili industriali dismessi in Busto Arsizio in via Bezzecca – via V. Monti – via Dante

Sono in corso i lavori di demolizione dell’edificio in oggetto; avverso tale intervento (che fa purtroppo seguito ad una serie rilevante di cancellazioni di un patrimonio storico – artistico – ambientale che caratterizza il recente passato di Busto Arsizio), si fa presente quanto segue:

1) l’edificio, costruito agli inizi del Novecento, è opera di un architetto che ha operato sul territorio con qualità professionale indiscussa.

2) La facciata dell’edificio su via Dante ed il suo risvolto sullo spazio delle FF.N.M. si completano in una situazione ambientale consolidata e che ben ha caratterizzato (per chi arriva a Busto Arsizio dalla limitrofa stazione, ormai metropolitana) una tranche di storia cittadina (una volta capitale del tessile …). Anche per la rilevanza ambientale che il complesso riveste nel contesto di cui fa parte anche il Cinema Sociale, della frontistante ex Tessitura Vignati.

Lo evidenziano le foto allegate.

3) Una seria e ben meditata progettazione potrebbe, accanto alla “previsione del nuovo” anche “audace”, prevedere il mantenimento delle facciate ed anche di parte dei volumi e degli edifici esistenti trasformati nell’uso (loft – terziario – commerciale …). E ciò soprattutto in prossimità dello “storico” Cinema Sociale di cui resta a testimonianza l’involucro.

4) Si fa presente che e’ singolare permettere la demolizione di un bene con notevole impatto ambientale senza avere conosciuto e valutato il risultato finale.

La demolizione riguarda solo una parte del complesso o è totale? Come sarà il nuovo intervento? Sono domande a cui ritengo non possa essere negata risposta previo il rilascio di qualsiasi autorizzazione ad operare sul territorio.

Quantomeno si sarebbe dovuto approvare un planivolumetrico, se non una progettazione di dettaglio, per poter giudicare la valenza del nuovo impatto ambientale anche ai sensi della L.R. 12/2005.

Si chiede che codeste Soprintendenze intervengano con gli strumenti in proprio possesso per fare finire una “strategia” perversa nell’uso del territorio Bustese.

Busto Arsizio, 21.11.2008

Dott. Arch. Giovanni Ferrario

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