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sabato 4 settembre 2010

LIGURIA - Cassinelli e le villette "diaboliche"

Cassinelli: il villettaro “diabolico”, MARCO PREVE

Vi propongo l’articolo che ho scritto oggi per l’edizione cartacea. Un’altra collina di ulivi che se ne va, un altro sindaco che dice che non ci può far niente.

Le villette vista mare sulla “collina del diavolo”
l´ultima sfida dell´onorevole berlusconiano
Santa Margherita: i dubbi del soprintendente sul business di Cassinelli
L´operazione riguarda un´area di 18.500 metri quadrati popolata di ulivi
SANTA MARGHERITA – Per qualche milione di euro sotto forma di ville vista mare – ognuna con piscina, ca va sans dire – si può anche sfidare il diavolo. Ma il maligno può indossare mille maschere: un geologo della Provincia, un tecnico del Comune, un funzionario della soprintendenza.
Insomma, rischia di dover penare ancora molto l´avvocato Roberto Cassinelli, deputato del Pdl (fedele a Berlusconi), per poter spianare la sua fetta di collina in località Fonte del Diavolo a Santa Margherita, eliminare gli ulivi e costruirci cinque ville extra lusso. Anzi, a dire il vero il numero potrebbe essere drasticamente ridotto a tre unità, visto che in queste settimane la soprintendenza sta rivedendo il progetto firmato dall´architetto genovese Stefano Ferrera. I dubbi manifestati anche all´amministrazione comunale riguarderebbero sia i volumi, che l´impatto paesaggistico e la sorte dell´uliveto.
Il progetto ha iniziato il suo iter nel 1998 ed è stato approvato – tra mille polemiche – dal consiglio comunale nel giugno del 2008 quando era sindaco Claudio Marsano. Nel 2010 si entra però nel vivo. Durante la Conferenza dei Servizi in sede referente ecco la prima manifestazione del “maligno”. Nel progetto, una delle cinque ville collocate ad anfiteatro si trova all´interno di un´area che nelle carte della Provincia è considerata franosa, quindi assolutamente vietata a qualsiasi edificazione. I disegni sono così stati modificati con lo spostamento della villa di alcuni metri, fuori dalla zona rossa. L´altro sgambetto della Fonte del Diavolo riguardava due torrentelli, uno dei quali scorre lungo una stretta creuza e avrebbe dato il nome alla località. Anche in questo caso alle osservazioni dei tecnici della Provincia è stata data risposta con delle integrazioni che prevedono un´imponente messa in sicurezza dei corsi d´acqua. Ma ora, in attesa della Conferenza dei servizi deliberante che dovrà dare il via libera alle ruspe, sembra che sia il soprintendente Giorgio Rossini a nutrire alcune perplessità sulla quantità di cemento in ballo nonché sulla sorte del verde.
Sulla collina sopra la chiesa di San Siro i residenti sono preoccupati dal progetto per due motivi: l´ennesima scomparsa di un´area verde (Emanuele Cozzio, nel 2008 consigliere comunale parlò di 18.500 metri quadrati); ulteriori disagi per il traffico in una zona fortemente urbanizzata e collegata al centro da stradine strettissime. Un altro consigliere comunale dell´epoca, Claudio Vezzali, aveva definito il progetto di Cassinelli «speculazione edilizia». Altri consiglieri criticavano solo il rischio legato a nuove seconde case disabitate d´inverno, ma l´ex sindaco Marsano dichiarò che sarebbero state destinate a residenti. Avevano invece puntato tutto sul consumo di territorio e l´impatto paesistico i responsabili della sezione del Tigullio di Italia Nostra nelle loro osservazioni. L´attuale sindaco Roberto De Marchi in una recente lettera pubblicata sul sito La Gazzetta di Santa, pur manifestando la propria contrarietà all´intervento («all´epoca si poteva studiare una variante più restrittiva») ha sottolineato come il Comune si debba arrendere di fronte «ad un procedimento ormai avviato»

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