Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

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sabato 6 febbraio 2010

LIGURIA - Politici o ambientalisti?


http://preve.blogautore.repubblica.it/2010/02/06/politici-o-ambientalisti/

Politici (o) ambientalisti?

A Savona è n corso una polemica sull’interpretazione dei dati, e le rispettive posizioni, in merito alla centrale Enel di Vado Ligure tra i Medici per l’ambiente e Legambiente. Qui e qui troverete le rispettive dichiarazioni.

Ma ciò che mi interessa e su cui mi piacerebbe sentire la vostra opinione è il sovrapporsi di ruoli. Nel senso che molti appartenenti ad associazioni ambientaliste a volte hanno la tessera di un partito o addiriturra ricoprono in essi importanti cariche. Nel caso in questione si parla di Legambiente, ma io stesso avevo sottolineato la posizione del presidente di Italia Nostra Savona candidato con la lista alle ultime provinciali. Sono persone che conosco e che apprezzo per le loro battaglie, la loro serietà. Propongo quindi questo dubbio senza retropensieri, ambiguità. Ci sono però alcuni punti che vanno presi in considerazione, su un fronte e sull’altro. Cominciamo dal diritto di ognuno di manifestare e partecipare come meglio crede alla vita politica. Anzi, la militanza pubblica può essere valutata come atteggiamento trasparente. E’ vero però che mai come oggi è impegnativo il compito di chi si batte per la tutela del paesaggio e dell’ambiente, visto che le controparti sono quasi sempre un mix di politica, affari, poteri finanziari. Come si può impedire ad un cittadino di pensare, di fronte ad un determinato atteggiamento, che la posizione dell’associazione sia influenzata dall’eventuale comune militanza politica con chi sta dall’altra parte della barricata? Non è cultura del sospetto è che nessuno può essere giudice di sè stesso e dire . Chissà, fossimo in un paese con ben altre tradizioni civiche il problema non esisterebbe (forse perchè il dualismo non sarebbe tollerato) ma decenni di ribaltamenti, capriole, salti della quaglia, doppiogiochismi, hanno scavato nell’animo degli italiani il tarlo del sospetto. Che è una patologia pericolosa, ma che va prima di tutto curata eliminando i fattori esterni, cioè con il risanamento della politica. Che ne pensate? Inflessibili o tolleranti?


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