Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

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lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

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martedì 20 maggio 2008

Demolita casa Reguzzoni Cascami

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Martedi 20 Maggio 2008 - Busto Arsizio - Ancora polemiche attorno alla demolizione della casa "Reguzzoni Cascami", vicino al tribunale. Un architetto bustese: «Probabilmente risale a prima degli anni '20»

C'è una foto del 1928, il "falso liberty" forse è vero
Prima il magistrato Luca Gaglio
aveva fermato, solo per qualche ora, la demolizione dell'edificio tra via Volturno e largo Giardino perchè quella facciata "sembrava" liberty, poi le carte dei progettisti che sembravano declassarlo a "falso liberty", ora l'architetto bustese Paolo Torresan che ne colloca la data di costruzione a prima del 1928. Casa Reguzzoni Cascami, così viene chiamata in un libro pubblicato proprio nel '28 e che racconta di un passato di officina tessile, ritorna al centro della scena dopo la demolizione avvenuta sabato scorso 17 maggio. La pubblicazione in questione è "Le industrie di Busto Arsizio illustrate" di Ugo Giammarchi dove sono riportati alcuni esempi di ville della città di Busto Arsizio tra le quali è illustrata (foto in alto) anche quella abbattuta sabato scorso. La facciata è identica, come si può vedere dalle immagini, ma non si ha la certezza che la facciata non sia stata rifatta negli anni '50, come sostengono carte alla mano i progettisti. Secondo Torresan il problema di fondo sta nel piano regolatore, aggiornato al '92, che risale agli anni '70: «Busto ha perso già buona parte della sua identità architettonica storica - spiega - sarebbe il caso che in commissione edilizia si facesse maggiore attenzione a quello che si decide di abbattere. Sparisce così un altro “segnale” architettonico che ha caratterizzato la piazza del tribunale – largo Giardino, questa piazza che, seppure accentuata da discutibili interventi di nuova edilizia, era rimasta espressione di quella architettura a ville d’epoca della borghesia ed imprenditoria tessile del secolo passato, che ancora oggi caratterizza una parte del centro di Busto ed in particolare il quartiere retrostante lo stesso largo Giardino». Torresan se la prende con le «povere idee degli immobiliaristi di oggi» e chiede di guardare «in giro nella piazza del tribunale: ci sono ben altri complessi edilizi più recenti - continua - che meriterebbero di sparire e lasciar posto alla pur esile architettura che questa amministrazione ha invece condannato: e dire che in tutti questi anni, si sarebbe potuto fare molto di più per tutelare un brano del fiorente periodo del tessile bustese».

Martedi 20 Maggio 2008

orlando.mastrillo@varesenews.it

venerdì 9 maggio 2008

ABRUZZO - PESCARA: A Popoli la Forestale scopre 454 casi di abusivismo rurale

Inviato da Redazione il 9/5/2008 16:38:09

PESCARA. Non un caso isolato ma una vera e propria sequela di abusi edilizi rurali. Sono in totale 454 i casi rilevati a Popoli dalla Guardia Forestale. Adesso partiranno controlli anche in altri Comuni.Il controllo è partito 12 mesi fa. Gli agenti della Forestale si sono mossi ininterrottamente lungo le sorgenti dei fiumi dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, tra cui anche quelle del Genio civile. Le segnalazioni riguardano costruzioni in aree ad alto rischio di esondazione e in violazione di alcuni vincoli come quello paesaggistico lungo i fiumi e quelli relativi ai siti di interesse comunitario.Si tratta di una vera e propria invasione di baracche, costruzioni, case in muratura che colonizzano sempre di piu' il territorio. L'attività è stata condotta dal nucleo specializzato della Forestale in sinergia con l'Agenzia del territorio che ha pubblicato su internet gli elenchi delle costruzioni abusive che non risultano dagli elenchi catastali (qui) , è partita da Popoli e ora sta interessando i comuni di Bussi e Tocco da Casauria.Ma la Forestale non si ferma qui. Adesso si passa a nuovi controlli. Si procederà con Torre de' Passeri dove, stando agli elenchi dell'Agenzia del territorio, risultano circa 55 casi di abusi, e poi a Pescara dove i casi rilevati sono 816. Ad Alanno invece, sempre secondo i dati dell'Agenzia del territorio, sono 331.Il comandante Conti parlando delle costruzioni abusive ha spiegato che il materiale raccolto viene segnalato alla procura, per la parte penale, ai Comuni, per la parte di loro competenza, e poi all'Agenzia del territorio per l'accatastamento. Da parte sua il dirigente dell'Agenzia del territorio, Tommaso Borri, ha sottolineato che tutta questa attivita' serve non solo al completamento della banca dati ma anche al recupero dell'evasione fiscale.«La pubblicazione - ha spiegato Borri - degli elenchi su internet hanno valore di notifica e di invito ai cittadini di procedere alla regolarizzazione catastale, in caso contrario, interverra' in surroga l'Agenzia che procedera' d'ufficio, questo, pero' comportera' un onere maggiore per i cittadini, quindi, non e' consigliabile attendere il nostro intervento». 09/05/2008 16.35

giovedì 8 maggio 2008

Via Solferino a Busto Arsizio - segnalazione alla Soprintendenza

-----Messaggio originale-----
Da: Studio Torresan [mailto:studio_torresan@tin.it]
Inviato: giovedì 8 maggio 2008 14.58
A: redazione@patrimoniosos.it; patrimoniosos@patrimoniosos.it
Oggetto: via Solferino a Busto Arsizio - per conoscenza

Vi rigiro per conoscenza quanto inviato alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano:

Spett. Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Milano

OGGETTO: VIA SOLFERINO – BUSTO ARSIZIO

La presente per chiedere se esistono le condizioni per “vincolare” il tessuto urbano di via Solferino, situata nel centro storico di Busto Arsizio.

Le motivazioni:

L’area è all’interno del nucleo centrale di origine celtico - ligure di Busto, di cui conserva tuttora l’andamento tortuoso delle strade;

è a pochi passi dal Santuario Bramantesco di Santa Maria di Piazza;

gli edifici che la occupano sono di epoca medioevale (“anche se ristrutturati nel ‘7-‘800: sulla base del poco che è stato messo in luce cinquant’anni fa (vedi foto allegata ove si mostra la colonna conservata nell’edificio adiacente di via Montebello n.°8), si possono ritenere probabili ritrovamenti archeologici di estremo interesse”);

l’area nel 1970 ha visto la demolizione della cinquecentesca chiesa di Santa Croce e la sua sostituzione con un recente edificio residenziale estraneo al contesto;

è adiacente a Casa Paracchi (edificio di via Montebello n.° 8) di rilevanza storica – artistico – ambientale del Comune di Busto Arsizio;

è uno dei pochissimi lacerti urbani (non ancora snaturato) della vecchia Busto;

è prevista (molto probabilmente con la completa demolizione del tessuto edificato esistente) la prossima realizzazione di nuove palazzine legate al Piano di Iniziativa Privata che comprende anche Piazza Vittorio Emanuele II ed il contestato autosilo interrato.

Bibliografia essenziale:

P. Galli, A. Spada, G. Magini, P. Torresan, “Recupero del Centro Storico e Piano Regolatore” – dicembre 2006;

Grazie e cordiali saluti.

Busto Arsizio, 07.05.2008

Dott. Arch. Giovanni Ferrario, g.ferrario7@virgilio.it

mercoledì 7 maggio 2008

LUCCA - CAPANNORI - Restauro?


Un restauro alla Pieve di S. Gennaro (Capannori). Roberto Mannocci - ITALIA NOSTRA LUCCA



Tanto per darvi un'idea: questa è la pieve, prima del restauro brutalmente realizzato con il cemento. Complimenti!!



sabato 3 maggio 2008

Pistoia - Ospedale

Questa è l'area con doppio vincolo su cui il Comune di Pistoia intende costruire un nuovo Ospedale