Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

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mercoledì 29 febbraio 2012

Carloforte: l’ecomostro vista-mare e le sue mille contraddizioni

Una cattedrale di 12000 metri cubi di cemento che s’erge a sovrastare un’insenatura affacciata sulle pregiate acque del mare sardo: questa è la cartolina che arriva da località La Caletta, a Carloforte, comune dell’isola di San Pietro, estremo sud-ovest della provincia di Cagliari e dell’intera Sardegna.
Si tratta dell’ex Hotel Esit “Baia d’Argento”, che da anni è interessato a lavori di ristrutturazione ed ampliamento, e che da anni è lungi dall’essere completato, lasciando questo vero e proprio ecomostro a dominare – e deturpare – un piccolo gioiello naturalistico.
La vicenda inizia con la concessione edilizia n. 53 del 12 luglio 2006, quando vennero autorizzati i lavori per passare dai 9853 metri cubi ai 12170 previsti per l’immobile. Un ampliamento di circa il 25%, affidato inizialmente al gruppo Porcedda di Cagliari ed ora in mano al gruppo bolognese Delle Piane. In seguito sono arrivate anche la concessione demaniale rilasciata con una nota della capitaneria portuaria di Cagliari (11 marzo 2009) e il nullaosta dell’assessorato regionale per la difesa dell’ambiente (17 febbraio 2010).
Uno scempio ambientale in piena regola, e regolarmente autorizzato anche da enti che dovrebbero invece avere a cuore la tutela e la valorizzazione del territorio. La cosa non ha lasciato indifferenti i cittadini, che da tempo denunciano la situazione. Sono migliaia le segnalazioni ricevute in merito dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra, che si sono attivate per fare luce sulla vicenda.
In particolare, è stata presentata un’istanza (14 novembre 2011) circa l’autorizzazione al “completamento delle opere esterne di cui alla c.e. n. 26/2006 non completate alla scadenza dell’autorizzazione paesaggistica”. Istanza in merito alla quale s’è già espresso il Servizio regionale per la tutela paesaggistica di Cagliari (nota n. 74154/TP/CA-CI del 13 dicembre 2011), dichiarando il comune di Carloforte competente per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica al completamento delle opere.
L’autorizzazione ai lavori, nel frattempo, ha già ottenuto più di una proroga. A partire dal marzo 2010, quando era stata concessa la proroga di un anno sul termine-lavori inizialmente previsto. Fino al maggio scorso, quando è arrivata l’ennesima autorizzazione edilizia (n. 104/2011) per la modifica dell’ubicazione della centrale termica.
Ma il problema di questa vicenda è il pasticcio normativo che ci sta dietro. L’aumento del 25% delle volumetrie preesistenti è stato autorizzato in base all’art. 2, comma 2°, lettera h, della legge regionale n. 23/1993 che consente tali ampliamenti – per i soli insediamenti ricettivo-alberghieri esistenti (l’ex Hotel Esit esisteva fin dagli anni ‘60 del secolo scorso) – anche in deroga ai vincoli di inedificabilità costieri, ma a patto che ci sia compatibilità con quanto previsto dal piano urbanistico comunale (P.U.C.). E il P.U.C. di Carloforte aveva in effetti concesso l’autorizzazione edilizia nel 2006, prima però che il T.A.R. della Sardegna lo dichiarasse illegittimo, con sentenza del 16 settembre 2009. Tuttavia gli atti autorizzativi del P.U.C. sono fatti salvi dal cosiddetto piano paesaggistico regionale (P.P.R.). Entrato in vigore nel 2006 allo scopo di “preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l’identità territoriale sarda” (come si può leggere sul sito http://www.sardegnaterritorio.it/paesaggio/pianopaesaggistico.html), contiene una contestatissima norma transitoria. Norma che mantiene operativi quei P.U.C. approvati prima che esistesse il P.P.R. Così una disposizione che il T.A.R. aveva buttato fuori dalla porta può rientrare dalla finestra e permettere che si perseveri in direzione della deturpazione del territorio.
Le associazioni ambientaliste tuttavia non mollano. Sono tuttora in corso delle verifiche sulle opere realizzate. In questo si sono attivati sia il Comune di Carloforte che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Eventuali discrepanze tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato sinora potrebbero riaprire la partita. Una partita che si gioca a colpi di ricorsi e sentenze e che, al momento, vede perdere non solo la Sardegna, ma l’intero paese. In una logica perversa, che vede il principio della tutela del territorio interpretato e derogato in nome delle solite irrinunciabili velleità affaristiche.

FONTI:

lunedì 27 febbraio 2012

San Bartolomeo a Pistoia


 
Nello spazio verde a ridosso (2 m di distanza) al convento di S. Bartolomeo, è prevista la realizzazione del parcheggio sotterraneo: 3 piani sotto terra (329 posti auto) coperti da un solettone che ospiterà una vasca.

IL PIANO di RECUPERO della piazza SAN Bartolomeo è stato presentato il 9/6/2011 dalla parrocchia di san Bartolomeo congiuntamente con l'asilo Regina Margherita e la Napoletana parcheggi spa e comprende il progetto di realizzazione di un parcheggio interrato nell' ampia zona verde a sud della chiesa di san Bartolomeo.
Il progetto è stato sottoposto all'esame delle unità operative del comune di Pistoia che devono dare un parere in merito e anche alla provincia di Pistoia, all' ASL 3, all' arpat, al comando dei vigili del fuoco e alla soprintendenza competente per il territorio.
Diverse criticità sono state ad ora evidenziate per quanto riguarda la realizzazione del parcheggio sotterraneo e gli impianti connessi. La prima riguarda lo stesso terreno dove dovrebbe essere realizzato il parcheggio, interessato dal paleo alveo della Brana, da canalizzazioni nel sottosuolo e da un pozzo interrato di recente messo in evidenza. Tutto ciò condizionerà sicuramente la stessa costruzione, ma anche tutta la porzione di terreno circostante, dove gli assetti dello scolo delle acque saranno modificati.
Le operazioni di cantiere inoltre prospettano la necessità dell' abbattimento di buona parte del muro di cinta prospiciente via dei Baroni e l'eliminazione dell' arredo arboreo che interferirà con i lavori del cantiere. Un notevole impatto ambientale sarà creato anche a causa delle rampe di accesso al parcheggio sotterraneo,per ora previste in numero di tre: una con accesso di entrata da via del pantano e due nella zona di via dei Baroni per l'entrata e l'uscita. Pare che sia prevista una vasca d'acqua da sovrapporre al parcheggio, emergente per un metro e mezzo in superficie, ed altri manufatti come una tettoia in metallo o legno coperta in vetro. Non sembra sufficientemente studiato l'impatto da traffico veicolare sul circuito viario della zona, costituito da vie strette e non collegate alla viabilità principale di accesso alla città; risulta inoltre preoccupante per la salute pubblica la prevista attuazione di aperture a livello del suolo per lo sfiato dei fumi delle auto e il rinnovo dell'aria. Elemento quest'ultimo ritenuto pregiudizievole per i residenti e per i bambini della scuola dell'infanzia presenti nel perimetro dell'area interessata. Non sembra per ora messa a punto un'esatta definizione del successivo arredo a verde che secondo quanto suggerisce la soprintendenza dovrebbe attenuare l'impatto ambientale del nuovo parcheggio e relative escavazioni.
Il parcheggio risulta calibrato per 329 stalli su tre piani interrati di cui 10 box auto doppi.
Tutti gli stalli dovranno essere a pagamento e risulta che queste siano le tariffe: sosta oraria 2,50 euro, sosta giornaliera 30 euro, utilizzo mensile solo giornaliero 120 euro, giorno notte 140 euro, abbonamento mensile per la notte 90 euro mentre la vendita dei box privati sarà di 42000 euro al netto dell'iva.
Sono previsti per i residenti 15 stalli gratuiti ai quali però avranno accesso circa 100 residenti ai quali sarà consegnato un pass, quindi dei 100 solo il 15% avrà la reale possibilità di parcheggiare.
Nel piano del centro storico è prevista la liberazione della piazza di san Bartolomeo dai circa 50 stalli, ma vi è anche detto chiaramente che è necessario allontanare dal centro gli attrattori del traffico.
Il Piano della Mobilità Urbana prevede per l'area 50 posti auto e anch'esso non prevede assolutamente la creazione di un attrattore così importante.
L'intervento quindi, oltre ad essere palesemente in contrasto con il pregio dell'area e le sue caratteristiche urbanistiche (viabilità, destinazione d'uso circostanti ect), è in contrasto con gli strumenti urbanistici.

Per approfondimenti:
- verbale conferenza di servizi
www.officinapolitica.it/Sbartolomeo/conf_servizi.pdf
- richiesta accesso atti
www.officinapolitica.it/Sbartolomeo/acessoatti.pdf
- disciplinare uso parcheggio
www.officinapolitica.it/Sbartolomeo/disciplinare.pdf
- interpellanza consiglieri comunali
www.officinapolitica.it/Sbartolomeo/interpellanza.pdf
- Piano Urbano della Mobilità (nel capitolo 8, da pag 109, il piano della sosta)
http://www.pistoiamobilita.it/layout_1.asp?tab=8
- considerazioni rispetto al Piano per il Centro stotrico (Piano Cervellati)
www.officinapolitica.it/Sbartolomeo/Cervellati.pdf
- rassegna stampa

Contro il parcheggio in San Bartolomeo, Pistoia

lunedì 20 febbraio 2012

"La tutela dell'ambiente è un diritto. Politiche del territorio e sviluppo sostenibile" - online il nuovo numero di Pluraliweb

La tutela dell'ambiente è un diritto. Politiche del territorio e sviluppo sostenibile  
L'EDITORIALE 
La tutela dell'abiente è un diritto

di Cristiana Guccinelli
"Noi non siamo minacciati soltanto da forze distruttive per l'individuo e per la società, ma anche da forze distruttive per l'ambiente...." (Klaus Bosselmann)
       
L'INTERVISTA  |  
Riformare il governo del territorio
  |  
di Cristiana Guccinelli
A tre mesi dell'alluvione in Lunigiana, parla Gianfranco Lazzeroni
 sindaco di Bagnone.
       
L'ESPERIENZA 
Disastro annunciato
 
di Cristina Galasso
Intervista a Maria Teresa Fagioli, presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana sul dissesto idrogeologico in Toscana e le possibili risposte.
       
IL PUNTO DI VISTA
Dall'emergenza alla prevenzione
  |  
di Fausto Ferruzza
La riflessione del presidente di Legambiente Toscana che ci spiega come la crisi economica possa essere un'opportunità per modificare i nostri paradigmi di sviluppo.
       
NON SOLO NUMERI  |  
Contro il consumo di suolo
  |  
di Cristina Galasso
6.633 Comuni italiani ad alta criticità idrogeologica, 500 kmq di suolo consumati ogni anno. In Toscana 450 le associazioni di volontariato ambientale e di protezione civile...
       
LIBRI & LINK
Chi difende il territorio? |
       
LA RUBRICA DEL PRESIDENTE  |  
In ricordo di Maria Eletta
  |  
di Patrizio Petrucci
Maria Eletta Martini è stata una politica italiana, classe 1922, l'anno di nascita di Pier Paolo Pasolini, di padre Ernesto Balducci e di Enrico Berlinguer....
       
DALLE DELEGAZIONI  |  
Firenze, i volontari, l'Unità
  |  
di Alessandra Turchetti
Un certo orgoglio patriottico era nell'aria: l'idea di indossare magliette bianche, rosse e verdi per una foto ricordo tutti insieme ha scaldato l'atmosfera...
       
L'ASSOCIAZIONE SI RACCONTA |
Storia di una grande famiglia
 |
di Antonio Marrazzo
Il racconto di Antonio Marrazzo dal 1998 volontario di Anima - Associazione Nazionale Italiana Massimo Ausilio che offre servizi e supporto alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
       
CESVOT IN BREVE  |  
Ad Arezzo si va a scuola di legalità
  |  
di Valentina Albertini
Partiti ad Arezzo i Laboratori di cittadinanza partecipata, un percorso di crescita e di conoscenza per coinvolgere i giovani sui temi della legalità, dell'ambiente e della diversità.
       
LA CAMPAGNA DEL MESE  |  
L'Italia sono anch'io
  |  
di Bruno Lo Cicero
Che tema! Questo mese commentiamo una campagna dedicata ai diritti di cittadinanza e in particolare due elementi meritano una segnalazione: l'uso dei colori e la presenza dei loghi...

                                                               
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Cristina Galasso
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